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Tutorial di Redazione | 15-10-2025

Il Suono Acustico dei Beatles: 3 chitarre per Ricreare la Magìa dei Fab Four

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Il Suono Acustico dei Beatles: 3 chitarre per Ricreare la Magìa dei Fab Four

Quando pensiamo ai Beatles, la mente corre a rivoluzioni sonore, arrangiamenti geniali e sperimentazioni in studio. Ma se spogliamo le loro canzoni di ogni sovrastruttura, cosa rimane? Spesso, l'essenza pura del loro genio: una melodia indimenticabile e una chitarra acustica.

In meno di dieci anni, quattro ragazzi di Liverpool hanno cambiato per sempre la musica pop, influenzando tutto ciò che è venuto dopo di loro. Ma dietro la psichedelia di "Sgt. Pepper's" o le orchestrazioni di "Abbey Road", il punto di partenza era quasi sempre una penna, un foglio e una chitarra acustica. Era lì, nell'intimità della scrittura, che nascevano capolavori immortali.

Per esplorare questo cuore acustico dei Fab Four, abbiamo selezionato tre chitarre moderne che, per caratteristiche e filosofia, si avvicinano molto agli strumenti utilizzati da Paul, John e George: una Epiphone Masterbilt Texan, una Guild F-240E e una Sire Larry Carlton A3-D. Le useremo per analizzare lo stile e la storia dietro a cinque canzoni leggendarie.

Leggi le altre guide sui suoni acustici dei grandi della musica: 

3 Chitarre acustiche per suonare i Beatles

"Blackbird" e l'Epiphone Texan: il suono intimo di Paul McCartney

Registrata per il "White Album" del 1968, "Blackbird" è una canzone che vive della sua essenzialità: solo la voce di Paul McCartney, una chitarra acustica e il suo piede a battere il tempo. La sua genesi è affascinante: l'arpeggio è ispirato alla Bourrée in Mi minore di Bach, mentre il testo è un messaggio di speranza e incoraggiamento per la lotta per i diritti civili in America, un "messaggio criptico", come lo definì Paul stesso.

La tecnica esecutiva è unica: non un classico basso alternato, ma un fingerpicking delicato arricchito da un colpo percussivo con l'indice sulle corde basse, che crea un ritmo sottile e pulsante. Per una canzone così intima, serve un suono altrettanto caldo. Sebbene la take finale sia stata registrata con una Martin D-28, l'ispirazione nacque su una Epiphone Texan, chitarra prediletta da Paul.

La nostra scelta, l'Epiphone Masterbilt Texan, è la sua erede moderna. Con il suo top in Abete Sitka massello e il fondo e fasce in Mogano massello, riproduce perfettamente quella tonalità morbida, rotonda e bilanciata, ideale per un brano così delicato e ricco di sfumature.

"Norwegian Wood" e la Guild F-240E: ampiezza sonora e mistero folk

"Norwegian Wood (This Bird Has Flown)" segna un punto di svolta per i Beatles. I testi di Lennon si fanno più ambigui e personali (la canzone narra in modo velato di una relazione extraconiugale), ma è soprattutto il suono a essere rivoluzionario. È uno dei primi brani pop a incorporare uno strumento non occidentale, il sitar, suonato da George Harrison, che crea un ponte inedito tra il folk britannico e la musica indiana.

La chitarra acustica di Lennon, una Gibson J-160E, doveva fornire una base solida e risonante su cui innestare la melodia esotica del sitar. Per ricreare questa ampiezza sonora, abbiamo scelto la Guild F-240E. La sua caratteristica chiave è la forma del corpo Jumbo, la più grande tra le chitarre acustiche

Questo si traduce in un suono potente, profondo e ricco di basse frequenze, perfetto per sostenere l'arrangiamento e creare quell'atmosfera quasi ipnotica che caratterizza il brano. Sebbene costruita in laminato (top in abete massello), la sua stazza le conferisce una proiezione e un volume ideali per questo tipo di sonorità.

"Julia" e la Sire A3-D: intimismo e dettaglio nel fingerpicking

Unica canzone nella discografia dei Beatles eseguita interamente dal solo John Lennon, "Julia" è intriso di intimità. La sua struttura si basa sul Travis picking, una tecnica di arpeggio con basso alternato che Lennon imparò dal folksinger Donovan durante il loro famoso viaggio in India. Questo stile crea una tessitura armonica e ritmica complessa e ipnotica, una base perfetta per la melodia sognante e la voce sussurrata.

Per un brano che vive di dettagli e dinamiche sottili, è necessaria una chitarra reattiva e bilanciata. La Sire Larry Carlton A3-D, una Dreadnought con top in abete massello tostato e fondo e fasce in mogano, si è rivelata la scelta perfetta. Il suo suono è asciutto, naturale e incredibilmente dinamico, capace di catturare ogni sfumatura del fingerpicking senza mai coprire la voce, ma accompagnandola con delicatezza.

Un plauso va anche al suo sistema di amplificazione, il Sire SIB, che miscela un pickup piezo a un microfono a condensatore interno: la soluzione ideale per ottenere un suono amplificato naturale e fedele

"Here Comes The Sun" e la Guild F-240E: brillantezza e respiro armonico

“Here Come The Sun” è un brano gioioso, nato in un momento di pausa dalle tensioni della band e suonato con il capotasto al settimo tasto. Scritta da George Harrison nel giardino dell'amico Eric Clapton, "Here Comes The Sun" è un inno all'ottimismo e alla liberazione. La sua caratteristica sonora distintiva è l'uso del capotasto al settimo tasto, che conferisce alla chitarra una timbrica cristallina e quasi eterea.

Quando si suona un brano da soli, specialmente con un capotasto così in alto che tende a "svuotare" le basse frequenze, è fondamentale avere uno strumento con una grande cassa armonica, capace di riempire lo spazio sonoro. Per questo motivo, la Guild F-240E con la sua forma Jumbo si è rivelata ancora una volta la scelta vincente. La sua naturale abbondanza di basse frequenze e la sua grande proiezione compensano l'uso del capotasto, restituendo un suono pieno, ricco e brillante, perfetto per un arrangiamento solista di questo capolavoro.

Conclusioni

Dalla morbidezza della Epiphone Texan alla potenza della Guild Jumbo, fino all'incredibile equilibrio della Sire A3, qual è la migliore soluzione per suonare i Beatles in acustico? Tutte e tre le chitarre si sono dimostrate eccellenti per ricreare le diverse sfaccettature del suono dei Fab Four. 

La Epiphone Masterbilt Texan eccelle nei suoni più morbidi e rotondi. È la scelta ideale per il repertorio di Paul McCartney, come "Blackbird" e "Yesterday". Ha un manico più sottile, preferito da chi ha un tocco leggero. La Guild F-240E è la chitarra dal suono più grande e potente, con una netta enfasi sulle basse frequenze. È perfetta per lo strumming e per arrangiamenti solisti che necessitano di riempire l'intero spettro sonoro. Infine, la Sire Larry Carlton A3-D si è rivelata un incredibile tuttofare. Offre un magnifico equilibrio tra calore, definizione e dinamica, un'ottima elettronica e una suonabilità eccezionale, rappresentando un compromesso di altissimo livello.

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