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Tutorial di Redazione | 20-03-2023

Suonare gli AC/DC alla Batteria: Hanno Qualcosa da Insegnarti? 

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Suonare gli AC/DC alla Batteria: Hanno Qualcosa da Insegnarti? 

Tra i tanti gruppi musicali da cui si può prendere spunto e imparare qualcosa, gli AC/DC sono una delle band a cui ispirarsi maggiormente per il loro stile di suono semplice e focalizzato. Ascoltare un gruppo come gli AC/DC, quindi, consente di attingere a delle idee che, in secondo momento, possono essere rielaborate e utilizzate sia per suonare rock ma anche, semplicemente, per migliorare la propria tecnica alla batteria. Vediamo nelle prossime righe cosa possano insegnare gli AC/DC ad un batterista. 

Leggi le nostre altre guide dedicate al mondo della batteria: 

Chi è il batterista degli AC/DC? 

Le redini della sezione ritmica degli AC/DC sono attualmente prese in carico da Phil Rudd, la cui storia con la band è stata piuttosto travagliata, proprio come ci si aspetterebbe da dei rockettari senza regole. Phil Rudd è sempre stato apprezzato come batterista per il suo drumming preciso e potente, senza troppi fronzoli. Prima degli AC/DC, Phil si è fatto le ossa in altri gruppi come i Buster Brown e i Coloured Balls. 

Fu la prima scelta degli AC/DC dopo la dipartita di Peter Clack, tuttavia, l’intesa con la rock band durò fino al 1983 quando, un mix di avvenimenti tra cui l’uso di sostanze stupefacenti e una rissa con Malcolm Young, non ne decretarono il prematuro abbandono del gruppo. 

Dopo aver lasciato la band, Phil abbandonò la batteria e dedicò quella parte della sua vita al mondo degli elicotteri e dei motori. Un riavvicinamento con la band si ebbe in occasione del The Razor’s Edge Tour, quando il batterista si ripropose in caso di necessità. 

L’opportunità si ebbe nel 1994 quando Phil Rudd lavorò per la produzione dell’album Ballbreaker. Un successivo allontanamento si ebbe nel 2014 a causa di pesanti vicende giudiziarie che lo videro coinvolto. Infine, Phil Rudd è tornato a suonare con i compagni di sempre in occasione dell’uscita di Power Up nel 2020. 

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Cosa insegna Thunderstruck?  

Uno degli aspetti peculiari che hanno reso Phil Rudd un batterista famoso in tutto il mondo è sicuramente quello della riconoscibilità. Considerando Thunderstruck, tra i brani più celebri degli AC/DC, veniamo a conoscenza di un intro di batteria piuttosto semplice quanto efficace e che tutti conoscono.

Che cosa è possibile imparare? Phil Rudd ha deciso di scegliere dei suoni più gravi affinché il fill di batteria spiccasse di più nella canzone. Ciò significa che ciascun batterista può modificare il fill a proprio piacimento in base al genere musicale che sta suonando, andando ad ampliare il parco di suoni e di variazioni a propria disposizione. 

L’importanza del charleston 

Quando si ascoltano i groove degli AC/DC, probabilmente ci si sofferma eccessivamente sull’accoppiata cassa e rullante, ignorando che il motore di tutto il groove è il charleston. Quindi, si può notare anche come un “banale” charleston in ottavi consenta a cassa e rullante di suonare precisi e potenti, proprio come avviene nelle canzoni degli AC/DC. 

Pertanto, dalla celeberrima rock band è possibile mutuare questo insegnamento: concentrandosi sul suonare correttamente il charleston, affinché tutto il groove ne giovi. Un esercizio da valutare potrebbe essere quello di suonare esclusivamente il charleston di un brano degli AC/DC per impararlo a suonare bene. 

Fill semplici o complessi? 

Un altro elemento fondamentale di cui tener conto sono i fill degli AC/DC, spesso trascurati in favore dei groove della band. I fill sono molto importanti nella discografia della band: sono semplici, ben pensati e giusti per quel tipo di musica. Ecco che è possibile dedurre un altro insegnamento dalle canzoni degli AC/DC e dal modo di suonare di Phil Rudd: certe volte, i fill complicati non sono necessari. E’ importante individuare una soluzione che sia al servizio della musica e del contesto: magari anche l’idea più semplice che ti viene in mente. 

La finalità del groove

Nel tempo, gli AC/DC sono stati in grado di trovare dei groove che potessero essere utilizzati in diversi contesti. Fino a qualche tempo fa, infatti, non era raro che brani come Back in Black si ascoltassero in discoteca, proprio in virtù di un ritmo sostenuto che mettesse voglia di ballare. 

Pertanto, quando si suona un groove, è anche importante capire qual è la finalità di ciò che si sta facendo. Si tratta di una riflessione molto importante che porta il batterista a semplificare oppure a complicare il proprio modo di suonare qualora ce ne fosse bisogno. 

Conclusioni 

Quindi, se hai intenzione di suonare come gli AC/DC alla batteria e emulare lo stile di Phil Rudd, ti suggeriamo di ascoltare la discografia delle band attentamente e applicare i suggerimenti che ti abbiamo consigliato in questa guida. Concentrati sugli aspetti essenziali come il charleston e non complicare più del dovuto i fill e i groove che suonerai! Così facendo, avrai la strada spianata per suonare come uno dei batteristi più apprezzati della scena rock. 

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