La tua chitarra "frusta" su alcuni tasti? Le note sembrano spente o senti un fastidioso ronzio? Molto probabilmente, ha bisogno di una rettifica. Spesso, quando una chitarra inizia a suonare male, si tende a dare la colpa a un setup scorretto, ma la vera causa è quasi sempre un'usura non uniforme della tastiera.

Con il tempo e l'uso, le corde scavano dei solchi sui tasti, creando dei dislivelli che compromettono l'intonazione e la pulizia del suono. La rettifica è quel processo che permette di livellare nuovamente tutti i tasti, riportandoli a una stessa altezza e restituendo allo strumento la sua suonabilità ottimale. È un lavoro di precisione, ma con la giusta guida e gli attrezzi adatti, è possibile capire a fondo come viene eseguito e perché è così importante per la salute del nostro strumento.

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Quando serve una rettifica? Riconoscere i sintomi di una tastiera usurata

Prima di intervenire, è fondamentale diagnosticare il problema. Pertanto, è fondamentale riconoscere i segnali inequivocabili che la nostra chitarra ci invia quando ha bisogno di una rettifica: dai solchi visibili sui primi tasti alle note che "frustano" o si spengono, fino al classico effetto "sitar". Ecco i sintomi più comuni:

• Solchi sui tasti (divots): È il segnale più evidente. Suonando, specialmente sui primi 4-5 tasti, le corde creano dei piccoli solchi a forma di "V". Quando la corda "cade" in questo solco, si abbassa e va a toccare il tasto successivo mentre vibra, producendo un ronzio fastidioso (buzz) o un suono "miagolante" simile a un sitar.
• Tasti appiattiti (flat tops): Nelle zone più alte della tastiera, dove si eseguono molti bending, l'usura non crea un solco, ma appiattisce la sommità del tasto. Un tasto piatto compromette l'intonazione, rendendo la nota imprecisa e spenta.
• Note morte (dead spots): Il problema più frustrante. Premi una nota, ad esempio al 12° tasto, ma senti suonare quella del 13°. Questo accade perché il 13° tasto è fisicamente più alto del 12°, e la corda vi si appoggia sopra, "stoppando" la nota corretta.

Se la tua chitarra presenta uno o più di questi sintomi, un semplice setup non sarà sufficiente: è ora di una rettifica.

L'attrezzatura essenziale per una rettifica professionale

Un lavoro di precisione richiede gli strumenti giusti. Sebbene esistano kit molto complessi, il necessario per una rettifica di base è relativamente contenuto: 

• Nastro di carta (masking tape): Fondamentale per proteggere il legno della tastiera durante le fasi di limatura e lucidatura. Prevenire un graffio è molto più semplice che ripararlo.
• Lima o barra di livellamento: È un blocco perfettamente dritto e abrasivo che viene passato su tutti i tasti contemporaneamente per portarli alla stessa identica altezza.
• Lime di ricoronatura (crowning files): Dopo il livellamento, i tasti sono piatti. Queste lime speciali, con una scanalatura concava, servono per ripristinare la forma arrotondata ("corona") del tasto, fondamentale per una corretta intonazione. Ne esistono di diverse misure (small, medium, jumbo) a seconda della dimensione dei tasti della chitarra.
• Abrasivi e polish: Un set di carte abrasive di grana progressivamente più fine (dalla 600 fino alla 1500 o oltre) e una pasta lucidante (polish) per eliminare i segni della limatura e riportare i tasti a una finitura liscia e a specchio.

Il processo di rettifica passo dopo passo: dalla limatura alla lucidatura

La rettifica è un processo metodico che si articola in quattro fasi principali:

• Preparazione: Si rimuovono le corde e si regola il truss-rod per avere il manico il più dritto possibile. Successivamente, si protegge meticolosamente il legno della tastiera con il nastro di carta, lasciando scoperti solo i tasti. Un pennarello indelebile viene passato sulla sommità di ogni tasto: servirà come guida visiva per le fasi successive.
• Livellamento: Con la barra di livellamento, si lima delicatamente l'intera tastiera. L'operazione termina quando il segno del pennarello è stato rimosso dalla sommità di ogni tasto. A questo punto, tutti i tasti sono perfettamente alla stessa altezza, ma la loro cima è piatta.
• Ricoronatura: Questa è la fase più delicata. Usando la lima per coronatura della misura corretta, si lavora su ogni singolo tasto per ripristinare il suo profilo arrotondato. Si lima sui lati del tasto fino a quando del segno di pennarello originale non rimane che una linea sottilissima al centro della corona.
• Finitura e lucidatura: L'ultimo passo consiste nell'eliminare i graffi lasciati dalle lime. Si passa su ogni tasto la carta abrasiva, partendo da una grana più grossa (es. 600) e salendo progressivamente (800, 1000, 1200, 1500). Infine, si utilizza un panno con della pasta lucidante per portare i tasti a una finitura a specchio, garantendo un bending fluido e confortevole.

Conclusione

Spesso si investono centinaia di euro in pickup o hardware nuovi, sperando di migliorare il proprio strumento, quando la vera rivoluzione si nasconde in una tastiera perfettamente rettificata. Questo processo, più che una semplice riparazione, è un vero e proprio upgrade che può trasformare la suonabilità di una chitarra, sia essa economica o di pregio.

Suonare su tasti appena livellati e lucidati è un'esperienza diversa: i bending diventano fluidi e privi di attrito, le note acquistano sustain e chiarezza, e ogni "frusta" scompare, permettendo di impostare un'action più bassa e confortevole. È un intervento che non solo risolve i problemi, ma sblocca il vero potenziale dello strumento, migliorando il rapporto fisico che abbiamo con esso. Che sia eseguita da un liutaio o, per i più coraggiosi, in modalità fai-da-te, la rettifica è un investimento che ripaga ad ogni singola nota suonata.