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Tutorial di Redazione | 04-02-2025

Suonare il 95% delle Canzoni alla Batteria Acustica con 2 Groove e 2 Fill

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Suonare il 95% delle Canzoni alla Batteria Acustica con 2 Groove e 2 Fill

Sapevi che con due semplici groove e altrettanti fill, puoi suonare il 95% delle canzoni? Che tu sia un batterista alle prime armi oppure un musicista che vuole migliorare il suo drumming, nelle prossime righe di questa guida troverai degli esercizi perfetti per padroneggiare alla batteria la maggior parte dei brani in circolazione. Sei curioso di scoprire i groove e i fill a portata di mano? 

Leggi le altre guide dedicate alla batteria acustica: 

Gretsch Energy + Paiste 101: combinazione perfetta? 

La Gretsch Energy è una batteria perfetta sia per principianti che per batteristi avanzati per le sue caratteristiche sonore e strutturali. Il set si compone di una cassa da 20’’, tom da 10’’ e da 12’’, timpano e rullante da 14’’, sgabello e piatti inclusi. 

La cassa da 20’’, più piccola rispetto alla misura standard, la rende ideale per chi è alla ricerca di una configurazione più compatta e versatile. Il rullante, invece, offre un ottimo suono corposo, soprattutto suonando in rimshot

Per quanto riguarda i piatti, abbiamo deciso di testare i Paiste 101, delle alternative economiche che rappresentano una scelta valida per chi è agli inizi e vuole rivolgersi ad un set di piatti affidabile ad un costo contenuto. 

Gretsch Energy e i Paiste 101 rappresentano un’ottima combinazione per i batteristi principianti, e non solo, che sono alla ricerca di un suono equilibrato senza spendere una fortuna. 

2 groove per il tuo playing 

Primo groove: spiegazione e dimostrazione

Il primo groove è basato su un ritmo in ottavi, il doppio della pulsazione, cioè del tempo. Quando si ascolta una canzone e si batte il piede seguendo il ritmo, si mantiene la pulsazione. Nel primo groove, useremo le bacchette invece del piede per tenere il tempo. 

Su ogni pulsazione, l’obiettivo è suonare due colpi per ottenere un effetto di ottavi. Un trucco per familiarizzare con questo concetto è usare una parola con due sillabe, tipo “Roma”, e ripeterla ad ogni colpo. Ciò ti aiuterà a mantenere il ritmo preciso, in particolar modo sul charleston. 

Dopo aver assodato questa tecnica, si cambia leggermente il modo di contare passando ad un più classico “1 e 2 e 3 e 4”, in cui i numeri rappresentano le pulsazioni principali, mentre la “e” indica la nota aggiuntiva che ci permette di pensare ad un ritmo più veloce. 

Nel groove, la cassa si suona sul primo colpo, mentre il rullante entra sul “2”, creando una sequenza semplice ed efficace. Il ritmo si intensifica quando si aggiungono due colpi di cassa sul “3 e”, subito dopo il terzo colpo. Questo pattern si ripete creando un loop e, per ottenere un suono pieno, il charleston deve essere continuo e la cassa potente. 

Secondo groove: variante con ride 

Il secondo groove rimane pressoché identico nella prima metà, ma con una piccola variazione: invece di suonare il charleston con la mano forte, in questo caso la mano destra passa al ride che si suona con la punta della bacchetta per ottenere un suono più aperto e meno secco. 

In questo secondo groove, cassa e rullante mantengono la stessa struttura, continuando ad alternarsi. La parte ritmica rimane costante ma il passaggio al ride aggiunge al brano un respiro diverso, perfetto per il ritornello. 

Un ulteriore arricchimento che puoi aggiungere è l’inserimento del crash sull’1, ogni quattro battute. Questo effetto aggiuntivo si ottiene suonando il crash insieme alla cassa sul primo colpo della battuta, ma solo ogni 4 battute, per creare un momento di accento senza appesantire il ritmo. 

Assicurati di mantenere una differenza chiara tra pulsazioni e battute. Le pulsazioni sono il conteggio interno, mentre una battuta completa si ottiene una volta terminato questo conteggio. 

Per ottenere il massimo da questi groove, essere costanti è essenziale: charleston e ride devono mantenere un ritmo preciso, mentre cassa e rullante devono suonare con intensità. 

Spiegazione dei due fill 

Primo fill da 2/4

Il primo fill si sviluppa su 2/4, il che significa che interessa solamente le ultime due pulsazioni del conteggio a quattro. Quindi, se il groove normale occupa “1 e 2 e”, il fill entra su “3 e 4”. Questo breve fill è perfetto per aggiungere un accento prima di tornare al ritmo principale. Non è altro che un passaggio, spesso eseguito su tom e rullante, che da maggiore enfasi alla transizione tra le diverse sezioni di un brano. 

Per eseguire un fill da 2/4 in sedicesimi, immagina di dividere ogni pulsazioni in 4 parti. Quindi, se con gli ottavi si utilizza una parola con due sillabe, in questo caso è utile affidarsi ad un termine di 4 sillabe per tenere il tempo durante l’esecuzione del fill stesso. 

Nel primo fill, quindi, il suono si sviluppa in maniera costante mentre il piede sinistro tiene il tempo sul charleston, creando una base ritmica stabile che accompagna la variazione su rullante e tom. 

Secondo fill completo da 4/4

Il secondo passaggio è molto simile al primo ma con una variazione importante che lo rende più esteso e completo. Mentre nel primo fill, si suonava un groove sulle prime due pulsazioni e un fill sulle ultime due, in questo caso bisogna riempire l’intera battuta con il fill. 

Quindi, per le prime due pulsazioni, suona un unisono tra rullante e timpano, eseguendo colpi simultanei per dare un accento deciso. Torna a scandire le pulsazioni in ottavi e, poi, concludi la battuta con il giro della batteria in sedicesimi, distribuendo colpi sul rullante, tom e timpano. 

Essendo un fill esteso, questo passaggio è perfetto come transizione tra le varie sezioni della canzone. Si può utilizzare, infatti, alla fine di una sezione di otto battute per introdurre il ritornello oppure un cambio di ritmo. 

Durante l’esecuzione, è importante alternare i due fill per garantire varietà: nelle prime otto battute, è possibile utilizzare il fill breve sul charleston e, nella seconda metà, si passa al fill completo in 4/4 sul ride. Dopo ogni fill, ricordiamo di inserire un crash sul primo colpo della battuta successiva per marcare il ritorno al groove.

Conclusioni 

Padroneggiare questi due groove e due fill ti consentirà di suonare un’ampia scelta di canzoni. Con pochi ma definiti schemi ritmici, infatti, sarai in grado di aggiungere dinamica e varietà al tuo drumming, diventando così un batterista più versatile. Ricordati di esercitarti con costanza e precisione, mantenendo il controllo sul charleston, ride e cassa per ottenere un suono pieno e potente. 

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