I Rolling Stones sono l'incarnazione del rock'n'roll: energia cruda, chitarre elettriche graffianti e un'attitudine ribelle. Quando si pensa agli Stones, la mente corre ai riff taglienti di Keith Richards e all'energia sfrontata di Mick Jagger.  Eppure, nei momenti di quiete tra un tour e l'altro, nascevano capolavori acustici intrisi di malinconia, folk e country. Per catturare l'essenza di questo mondo sonoro, non basta la tecnica: serve lo strumento giusto.

Abbiamo selezionato tre chitarre acustiche moderne che, per forma, legni e carattere, si prestano magnificamente a interpretare lo spirito degli Stones: una maestosa Guild F-2512E a 12 corde, una classica Epiphone Masterbilt Hummingbird e una compatta Fender PS-220E Parlor. Scopriamo insieme le loro caratteristiche e le storie dietro ad alcuni brani immortali del rock. 

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"Wild Horses" e la Guild F-2512E a 12 corde: suono arioso e malinconico

Nata nel 1971 per l'album "Sticky Fingers", "Wild Horses" è un capolavoro di vulnerabilità. La sua struttura si regge interamente sull'arpeggio di una chitarra a 12 corde, che crea un tappeto sonoro sospeso e malinconico.

In studio, questo suono fu arricchito da una seconda chitarra con accordatura "Nashville tuning" (le corde più basse sono sostituite con corde più sottili accordate un'ottava sopra), per un effetto ancora più etereo. Per catturare la magia di questo suono, serve una chitarra con un timbro brillante e un grande sustain. La Guild F-2512E Deluxe Maple è perfetta per questo scopo:

• Forma jumbo: La sua cassa armonica, grande e arrotondata, garantisce un volume eccezionale e una grande ricchezza di basse frequenze, fondamentali per non far suonare la chitarra troppo esile.
• Legni: Il top in abete massello e il fondo e fasce in acero le conferiscono quel suono "jangly" (scampanellante) e brillante, tipico delle 12 corde Guild, senza mai risultare aspro.

Accordarla un tono sotto, la rende anche più morbida e comoda da suonare, specialmente nel fingerstyle.  

"Angie" e l'Epiphone Hummingbird: la ballata iconica dal cuore “caldo”

"Angie" è la dimostrazione di come gli Stones sapessero creare momenti di pura eleganza e intimità. La leggenda vuole che Keith Richards abbia scritto il brano nel 1972, in una clinica svizzera, trovando conforto nella musica in un periodo difficile. La chitarra acustica è la protagonista assoluta, un tappeto sonoro morbido su cui si appoggiano la voce di Jagger e gli archi.

Lo strumento originale era una Gibson Hummingbird, una dreadnought a spalla quadrata famosa per il suo suono caldo e la sua incredibile capacità di accompagnare la voce.

L'Epiphone Hummingbird "Inspired by Gibson" è la sua erede moderna più fedele. Essendo un modello Masterbilt, è costruita interamente in legno massello (top in abete Sitka, fondo e fasce in mogano), una caratteristica che le conferisce una risonanza e una complessità armonica superiori. 

Il risultato è un timbro pieno, dolce e bilanciato. Non è una chitarra aggressiva, ma uno strumento che "sostiene" e "accompagna", perfetto per un brano dove l'essenzialità e la dinamica sono tutto.

"Factory Girl" e "Dear Doctor": la Fender Parlor e il suono Folk rurale

In questi due brani, gli Stones mettono da parte il rock da stadio per un approccio quasi ironico e teatrale al country ("Dear Doctor") e per una ballata dal sapore celtico/appalachiano ("Factory Girl"). Il suono è volutamente grezzo, come una sessione improvvisata in un pub. Per questo tipo di sonorità, una grande dreadnought sarebbe stata troppo imponente. La scelta ideale è una chitarra dal corpo piccolo, con una risposta rapida e un suono focalizzato sulle medie frequenze.

La Fender PS-220E Parlor incarna perfettamente queste caratteristiche. Le chitarre "parlor", popolari a inizio '900, sono note per il loro corpo compatto. Questa Fender, con il suo top in abete massello e corpo in mogano massello, offre un suono asciutto, immediato e con un attacco rapido. 

È perfetta per ritmiche secche e fingerpicking, dove la definizione di ogni nota è più importante del sustain. Il suo carattere sonoro valorizza i silenzi e si adatta magnificamente allo stile "folk da pub" di questi brani.

"Moonlight Mile" e la dinamica intimista

"Moonlight Mile", la traccia conclusiva di "Sticky Fingers", è un capolavoro di atmosfera. È una canzone che vive di sfumature, con una chitarra acustica che costruisce la tensione attraverso variazioni ritmiche e dinamiche. Per un brano così, dove il suono deve essere pieno ma anche capace di sussurrare, la Epiphone Hummingbird si rivela nuovamente la scelta ideale. 

La sua costruzione interamente in legno massello le conferisce la sensibilità necessaria per rispondere a ogni tocco, passando da arpeggi delicati a strumming più decisi senza mai perdere il suo carattere caldo e bilanciato. È la dimostrazione di come, nel mondo acustico degli Stones, non sia tanto la complessità degli accordi, ma l'intenzione e la dinamica a creare la vera magia.

Conclusione

Al termine di questo viaggio, emerge una verità affascinante: ricreare il suono acustico dei Rolling Stones non richiede necessariamente strumenti vintage dal costo proibitivo. Queste tre chitarre moderne, ognuna con la sua forte personalità, hanno dimostrato di poter catturare brillantemente lo spirito di quelle registrazioni iconiche.

La Guild a 12 corde ci ha regalato la traccia sognante di "Wild Horses", l'Epiphone Hummingbird il calore intimo di "Angie" e la Fender Parlor la crudezza folk di "Factory Girl". Questo dimostra che l'anima di una canzone risiede nel carattere dello strumento scelto per interpretarla. 

Che sia una Jumbo, una Dreadnought o una Parlor, la chitarra giusta è quella che riesce a evocare un'emozione. E questi tre modelli, moderni e accessibili, ci sono riusciti magnificamente, provando che la magia del rock'n'roll è ancora oggi a portata di mano.