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Osservatorio di Redazione | 01-08-2024

Stop ai Telefoni nei Club: il Vento sta Cambiando

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Stop ai Telefoni nei Club: il Vento sta Cambiando

All’inizio era il Berghain. Una delle ragioni per cui l’iconico club di Berlino è diventato una leggenda, è proprio quella di non poter vedere che succede tra le sue mura, a meno che non ci si vada di persona. Per anni la politica “no phone” del club tedesco è rimasta un unicum nel panorama mondiale, mentre qui fuori i telefoni cellulari si trasformavano in smartphone e a loro volta stavano trasformando tutti noi in inguaribili malati di video. Sono abbastanza eloquenti le varie immagini che mostrano folle oceaniche che invece di divertirsi e ballare restano impalate con i telefoni al cielo per filmare l’intro del dj, il drop o la chiusura di una serata. E a lungo andare, la situazione ha logorato molti artisti. Tanto che il vento sta cambiando e ora in parecchi stanno decidendo di proibire l’utilizzo degli smartphone per foto e video alle proprie serate.

Cosmo, nel suo ultimo tour, ha esplicitamente detto che vivere il concerto senza stare a riprenderlo permette un’esperienza più intensa e “concentrata”. All’ingresso venivano apposti degli adesivi sugli obiettivi, proprio in stile Berghain. Naturalmente si era liberi di levarli e filmare ma quasi nessuno ha voluto farlo, segno di come l’artista sia riuscito a trasmettere la propria idea al suo pubblico e a farsi seguire e rispettare in questa visione. Sorpresa? Il concerto è stato molto intenso, condiviso (in senso umano, non social), è stato come uscire da una bolla nella quale non ci eravamo resi conto di esserci infilati. Liberatorio.  

Un altro esempio illustre sono i Meduza che insieme a James Hype, nelle loro serate Our House hanno imposto la regola del no phone. “Our house, our rules, no phones, and no filming” recitava un loro comunicato qualche mese fa. Molti fan hanno contestato questa scelta, forse perché per artisti come Meduza e Hype, che avendo un output molto più trasversale, pop, anche di hype - perdonate il gioco di parole - questa scelta toglie parte della narrazione stessa. Una decisione coraggiosa, quindi. Ma a fare davvero notizia è la scelta dei Tale Of Us di proibire i telefoni ai loro show Afterlife all’Hï Ibiza di quest’estate. Una scelta ancora più coraggiosa, poiché una percentuale non indifferente del successo di Afterlife è proprio negli incredibili visual che accompagnano le loro performance nelle ultime stagioni. Però, qualcuno (molti) obietta che non si può proibire l’utilizzo del telefono.

È una violazione della nostra libertà personale e non porta a nulla, perché di base serve un’educazione sociale e social. Vero. Ma forse, in questo momento storico di frenesia e cafonaggine diffusa, l’unico modo per farci aprire gli occhi e cambiare idea, o perlomeno di maturare scelte più sensate e consapevoli, è quello di affrontare a muso duro la cosa, mettendoci di fronte a un aut aut che non ci lascia possibilità di scelta. Poi, con il tempo, impareremo a usare i telefoni poco, il giusto, senza eccessi né misure drastiche come la proibizione.