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Osservatorio di Redazione | 01-08-2024

DJ Mag Top 100 DJs: Uno Spaccato dello Showbiz

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DJ Mag Top 100 DJs: Uno Spaccato dello Showbiz

Ormai da qualche anno la musica elettronica prodotta dai DJ può essere considerata il nuovo pop (inteso come genere popolare). Si può ascoltare nelle radio, nelle pubblicità, è la protagonista dei più grandi eventi al mondo, i dj riescono a riempire in pochi minuti le piazze cittadine o i grandi spazi per gli eventi sportivi (basti pensare al recente live set di Fred Again.. e Skrillex al Madison Square Garden di New York). 

Tutti gli anni, il giorno successivo alla pubblicazione della Top 100 DJs, i commenti sono frasi tipo “come è possibile che quell’artista non ci sia?” o “un nome così, come fa a essere più in alto in classifica rispetto a una leggenda?”, ma non bisogna mai dimenticare che la DJ Mag Top 100 DJs è una classifica votata dal pubblico di tutto il mondo. 

Sul podio di quest’anno troviamo, in ordine, Martin Garrix, David Guetta e Dimitri Vegas & Like Mike. Questi ultimi sono saldi sul podio da tantissimi anni, anche perché essere visti come resident di Tomorrowland, il festival numero uno al mondo, offre una certa vetrina. I primi due invece sono vere e proprie pop star, inutile girarci intorno. Il prodigio olandese vince per la quinta volta a soli 28 anni, grazie a una struttura del progetto con un focus estremamente preciso che riesce a raggiungere il grande pubblico con semplicità e spontaneità. David Guetta quest’anno è al secondo posto, ma possiamo dire che rimane forse il dj più influente e più importante per la musica elettronica degli ultimi vent’anni.

Appena scesi dal podio troviamo Alok, che abbiamo potuto vedere a Snowland e all’Amnesia, ma che comunque rimane un artista “quasi sconosciuto” nel nostro paese, mentre in Brasile è osannato a divinità. Ed è qui che va fatta un’ulteriore riflessione: la musica non ha barriere (e con lo streaming è ormai facilmente fruibile da praticamente chiunque), ma è anche inevitabilmente legata al territorio in cui viene prodotta, e l’artista diventa automaticamente l’idolo di una nazione. Il Sud America è principe di questa filosofia (in generale, basti pensare al calcio, per esempio), e votare il proprio beniamino per fargli raggiungere un risultato eccezionale come la quarta posizione in una classifica mondiale è segno di orgoglio e di riconoscenza nei suoi confronti. Il posto numero #6 di una leggenda come Armin van Buuren è la conferma della sua capacità di adattarsi ai tempi e di fare ancora appassionare. Fisher è riuscito a risalire 12 posizioni e posizionarsi alla #8, grazie a una personalità a dir poco prorompente e a una residence all’Hï.  

Tra i nuovi nomi in classifica salta sicuramente all’occhio quello dei Meduza alla posizione #100. Il trio italiano si sta guadagnando sempre più rispetto. Mau P al #91, ci fa capire che finalmente non è più “quello di ‘Drugs From Amsterdam’” ma è ormai un peso massimo del genere. Non stupiscono le due nuove entrate più alte: Anyma e Keinemusik. Entrambi i live possono essere definiti come i places to be per appassionati e non. Il progetto solista di Matteo Milleri, membro dei Tale Of Us, che in pochi anni dalla sua nascita ha garantito qualità nelle produzioni settando uno standard in quello che è il mondo melodic techno, e alzando l’asticella dei live con show mozzafiato targati Afterlife, si piazza alla #17. 

A proposito di ‘places to be’ (titolo del singolo più di successo del suo 2024 in collaborazione con Aanderson Paak), Fred Again.. sale e raggiunge la posizione 28. L’artista britannico è il ticket seller per eccellenza con tour e date sold out in pochissimi minuti. Il suo caro amico e compagno di diverse consolle  Skrillex, dopo il ritorno sui palchi dello scorso anno, è alla #19. 

La techno domina? Meno di quanto ci si potesse aspettare, e parla molto al femminile. Charlotte de Witte alla #16 conferma che la dj belga è ormai un’istituzione della consolle, come Amelie Lens alla #41. Jamie Jones e Carl Cox rimangono saldi in alta classifica, rispettivamente alla #30 e #31. L’hard techno viene rappresentata da Reinier Zonneveld alla #26 e dalla new entry in classifica Sarah Landry alla #75, quest’anno punta di diamante del genere.  

La DJ Mag Top 100 DJs si conferma un evidente indicatore che permette di avere uno sguardo reale su ciò che è la visione e il gusto generale del grande pubblico, perché per fortuna (o per sfortuna, dipende dalle opinioni), la musica elettronica non coinvolge più solo una nicchia di appassionati, ma si è ritagliata un posto in prima fila nella vita di ognuno di noi. E (cosa da non sottovalutare) rappresenta uno spaccato fedele di quello che spesso non consideriamo come tale, presi dall’amore per la musica nella sua forma più pura e idealizzata: lo showbiz (show business). Il mercato, che piaccia o no, gioca un ruolo fondamentale negli equilibri della fama, della diffusione, della popolarità di brani, generi, locali e dj.