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Interviste di Redazione | 01-02-2024

Andy Powers: 50 anni di Taylor Guitars

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Andy Powers: 50 anni di Taylor Guitars

Potremmo raccontare di come, da un piccolo negozio a San Diego nato nella metà degli anni Settanta, una manciata di dipendenti e poche centinaia di chitarre prodotte, si sia oggi arrivati a una realtà comprendente oltre 1.200 dipendenti e più di 200.000 chitarre realizzate. Dei musicisti e album aventi come protagonista una chitarra Taylor. Dell’impegno in prima linea nel sensibilizzare la comunità dei musicisti per garantire un futuro e un utilizzo delle risorse sostenibile, dei progetti di riforestazione in Camerun e nelle Hawaii. Potremmo raccontare tutto questo, ma siamo convinti che ogni grande storia di successo e traguardo raggiunto altro non sia che il risultato dell’impegno e della passione che ogni singola persona ci mette giorno dopo giorno, a partire dai fondatori Bob Taylor e Kurt Listug per arrivare a Andy Powers, loro degno successore, che abbiamo intervistato per SMMAG!

Ciao Andy e congratulazioni per il vostro 50° anniversario! Direi di rompere subito il ghiaccio. Perché scegliere una chitarra Taylor? Cosa la rende unica, soprattutto oggi che la domanda-offerta è così cambiata rispetto agli anni passati?

Direi che ciò che rende uniche le nostre chitarre è il nostro intero metodo di approccio alla loro realizzazione all’interno dei nostri due stabilimenti, partendo dall’approvvigionamento e selezione dei materiali, passando attraverso le fasi di progettazione e costruzione, fino alla futura manutenzione delle chitarre, man mano che queste invecchieranno con il passar del tempo. Questo approccio è alimentato dalla nostra passione nel voler costantemente migliorare l’esperienza offerta nel suonare la chitarra. Nel tempo, abbiamo elaborato e sviluppato molti utensili, macchinari e processi brevettati che consentono ai nostri artigiani di realizzare strumenti con uno standard qualitativo sempre elevato. Essenzialmente, si potrebbe dire che ci concentriamo in particolar modo su due aspetti fondamentali: il feeling e il suono. 

Siamo molto conosciuti per la realizzazione di manici per chitarra facili da suonare, una delle primissime sensazioni che molte persone percepiscono quando prendono in mano una chitarra Taylor. Riguardo al suono, il nostro approccio è realizzare chitarre che godano di caratteristiche musicali piacevoli, come chiarezza e bilanciamento, proiezione sonora e sustain, reattività e risposta al tocco del musicista. 

Partendo da questi presupposti, riusciamo a offrire una selezione di chitarre ben variegata e definita, in grado di abbracciare e soddisfare i diversi gusti dei musicisti. Siamo riusciti a consolidare un elevato livello di abilità e professionalità, convertendolo in strumenti che serviranno in modo affidabile i musicisti, per una vita intera e oltre.

Quindi, ti confermo che quella unicità di cui chiedi è una combinazione di molti fattori che contribuiscono a creare un’esperienza di suonabilità gratificante a tutto tondo.

Parlando di anniversari, retroscena e ricordi... guardandoti indietro, c’è un momento significativo, un episodio a cui sei particolarmente legato, che ti torna alla mente e vorresti condividere con noi?

Ho la fortuna di aver vissuto una vita circondato da musica e strumenti, ci sono stati molti episodi che hanno plasmato il mio modo di costruire e suonare gli strumenti. Uno dei ricordi più vividi che ho è probabilmente quello in cui tentai di costruire la mia prima chitarra. Non avevo la minima idea di cosa stessi facendo, dato che ero solo un ragazzino. Come andò a finire? Be’, andò in pezzi quando provai a tendere le corde appena montate. Tuttavia, da quella primissima esperienza è rimasta in me, indelebile, la curiosità di osservare da vicino come funzionano le cose e cosa si può fare per migliorarle.

In concomitanza dell’ultima edizione del NAMM Show, avete annunciato un’esclusiva line-up di chitarre 50Th Anniversary, come celebrazione del vostro importante traguardo; una produzione limitata nella quale figurano anche delle splendide Builder’s Edition. Se ti chiedessimo di scegliere una singola parola che possa descrivere e identificare al meglio ciascuno dei modelli del 50° anniversario elencati, quale sarebbe?

Builder’s Edition 814ce 50th: Superlativa

Builder’s Edition 314ce 50th: Prestazione

314ce 50th: Classica

AD14ce 50th: Essenziale

217e-SB Plus 50th: Gratificante

GS Mini-e Rosewood VSB 50th: Gioiosa

La vostra è una storia di passione e dedizione, di soluzioni pionieristiche, sperimentazione e innovazione. Penso a tecnologie laser e al sistema CNC (Fresatrice a Controllo Numerico Computerizzato) introdotte sin dagli anni ‘90, Expression System 2, carenatura V-Class... Un lavoro costante nel tempo che ha man mano ridefinito i processi di costruzione, produzione e design. Per non parlare dei temi della sostenibilità e dell’etica del lavoro, nei quali siete già da tempo attivamente impegnati. Cosa dobbiamo aspettarci da Taylor nel prossimo futuro?

La risposta breve è “il perpetuare dello stesso approccio”: costruire ottimi strumenti che si adattino alle esigenze dei musicisti, in modo che questi possano continuare a creare musica che piaccia a loro e al loro pubblico. Uno dei nostri obiettivi principali è garantire che la prossima generazione di chitarre Taylor continui a focalizzarsi sul design innovativo della chitarra e sul progresso dell’esperienza del suonare la chitarra per i musicisti. Mi sento privilegiato nel poter portare avanti questo impegno affiancato da tutti i miei colleghi qui in Taylor. Ho la fortuna di aver ereditato delle solide capacità di produzione, che Bob Taylor ha ideato e curato nei decenni precedenti, unitamente a un talentuoso gruppo di designer, ingegneri, artigiani perfettamente sintonizzati sui nostri obiettivi, e ancora, uno staff specializzato e dedito alla gestione delle operazioni commerciali, che Kurt Listug ha ben strutturato e formato nel corso della sua carriera.

La storia ci insegna che la musica, così come l’approccio nell’utilizzo di uno strumento, continueranno a evolversi in modo organico, pertanto, siamo davvero felici di poter realizzare strumenti che incontrino le nuove generazione lungo il loro viaggio. E che il progresso possa giungere sotto forma di suonabilità, cambiamento sonoro o variazione delle materie prime con cui quotidianamente lavoriamo, al fine di preservare e custodire al meglio l’ambiente in cui tutti noi viviamo, guardando al futuro, intravediamo ampi margini di evoluzione e tutti i presupposti per spingerci oltre i nostri limiti e far sempre meglio.

C’è un messaggio che vorresti condividere con i nostri lettori, chitarristi, musicisti, e perché no, future generazioni di liutai?

Se abbiamo l’opportunità di poter costruire strumenti che amiamo e consegnarli nelle mani dei musicisti, è solo grazie a voi. Questi strumenti non hanno voce, non prendono vita, fino a che un musicista non li suona. Siamo entusiasti di far parte della comunità di chitarristi e musicisti. Grazie davvero per questi ultimi 50 anni di entusiasmo e stima per il lavoro che facciamo. Non vediamo l’ora di scoprire cosa i prossimi 50 anni ci riserveranno.

Modello preferito dell’attuale line-up?

La mia preferita tende a essere sempre la chitarra sulla quale sto lavorando, pertanto, varia di giorno in giorno, proprio come la mia canzone preferita. Adoro le nostre Grand Pacific, adoro le nostre Grand Auditorium. Oggi, credo che la GS Mini sia la mia preferita, se pensiamo a quanta soddisfazione musicale è riuscita a donare a così tanti musicisti nel mondo... Mi viene difficile immaginare uno strumento più universalmente apprezzato. 

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