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Risorse per Musicisti di Redazione | 27-08-2025

Stampa di Supporti Fisici: il Contrassegno non è Più Obbligatorio

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Stampa di Supporti Fisici: il Contrassegno non è Più Obbligatorio

Fino al 15 novembre, la produzione o importazione di supporti fisici destinati al commercio, contenenti opere (o parti di opere) protette da diritto d’autore, richiedeva l’apposizione del cosiddetto “bollino Siae”.

Il bollino Siae è un contrassegno applicato su supporti multimediali (CD, DVD, ecc) che certifica l’autenticità di un supporto e mira a contrastarne la contraffazione.

Il bollino ha caratteristiche specifiche che lo rendono irriproducibile e contiene informazioni tra cui l’individuazione del produttore e il tipo di destinazione e commercializzazione (per esempio “vendita”, “omaggio”, ecc). Le caratteristiche del bollino, fanno sì che una volta applicato non possa essere rimosso senza essere danneggiato. Inoltre, la sua superficie metallizzata lo rende non adatto alla fotocopia e alla scansione.

Queste caratteristiche e l’obbligo di apposizione che era stato previsto dall’art. 10 della legge 248/2000, rappresentavano una risposta alla pirateria dei supporti contenenti opere tutelate dal diritto d’autore, esplosa tra la fine degli anni ‘90 e l’inizio degli anni 2000.

Sono trascorsi più di vent’anni dall’entrata in vigore della l. 248/2000 e intanto i tempi sono cambiati; lo streaming domina sui supporti fisici, rappresentando il mezzo di fruizione della musica preferito dai consumatori, che hanno perso così interesse per l’acquisto di supporti contraffatti.

Negli anni la funzione anti-pirateria del bollino ha quindi perso importanza e si è giunti alla decisione di abolirne l’obbligo.

Pertanto, a seguito della modifica dell’art. 181bis della Legge sul diritto d’autore, attuata con la legge 14 novembre 2024, n. 166, l’obbligo di apporre il contrassegno è divenuto una semplice facoltà: il produttore dei supporti potrà ancora richiedere i bollini a Siae, ma non sarà in alcun modo tenuto a farlo.

I bollini resteranno una garanzia per il consumatore, utile per distinguere un prodotto autentico da uno contraffatto e per individuare con maggiore certezza chi produce il supporto o lo commercializza. L’applicazione del bollino resta una facoltà, e non un obbligo, anche per le copie destinate alla vendita all’estero.

Oltretutto, in futuro, il servizio di rilascio dei contrassegni (servizio di vidimazione) potrà essere svolto, oltre che da Siae, anche da altri organismi di gestione collettiva o entità di gestione indipendenti che operano in Italia (come per esempio Lea).

L’abolizione dell’obbligo di contrassegno, non deve trarre in inganno: la produzione di supporti audio e video destinati a un pubblico, salvo il caso di riproduzioni private a uso personale, richiede l’autorizzazione da parte degli aventi diritto e il pagamento dei corrispettivi previsti per lo sfruttamento delle opere. In altre parole, sarà sempre necessario richiedere una licenza per la produzione di supporti. 

La licenza, come sempre, potrà essere richiesta attraverso la collecting a cui sono iscritti autori ed editori delle opere utilizzate all’interno del supporto che si vuole produrre e distribuire.

Per esempio, nel caso in cui le opere contenute in un supporto siano repertorio cosiddetto “misto” (ossia se una parte dei titolari dei diritti è iscritta a Siae e una parte è iscritta a Soundreef/Lea), sarà sempre necessario, come lo è adesso, richiedere la licenza sia a Siae che a Soundreef/Lea.

Ottenuta l’opportuna licenza, sarà quindi possibile riprodurre, distribuire (o importare) i supporti contenenti opere tutelate dal diritto d’autore.

L’abolizione dell’obbligo di apposizione del bollino, comporta quindi una piccola riduzione del costo per la stampa di supporti fisici, senza escludere in alcun modo il corrispettivo spettante ad autori ed editori per l’utilizzo delle opere di cui sono titolari.

Avvocato Marco Carone, Note Legali