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Marketing Riff: Rendi Unico il Tuo Concerto

Nel primo volume della rubrica abbiamo iniziato appena il nostro lungo percorso alla scoperta de “l’Oscura Arte della Promozione” partendo proprio dal giusto mindset aziendale con cui approcciare ogni scelta. Dato questo input, le cose di cui parlarti sarebbero davvero tante, e come direbbe il buon Michele Salvemini, “Il secondo album è sempre il più difficile nella carriera di un artista”, dunque scegliere non è stato affatto semplice.
Ma alla fine ha prevalso l’istinto... perché è inutile negarlo: non appena il tempo permette di rimanere in giro fino a notte fonda indossando solo una t-shirt, la voglia di concerti sale irrefrenabile. Allora, non ti resta altro che seguirmi in questo nuovo viaggio alla scoperta delle strategie per rendere unico il tuo concerto!
L'ibrido è il futuro
Seguendo la teoria (nella quale credo fortemente) per cui ogni cosa accade per una ragione, c’è effettivamente qualcosa che possiamo “prendere, e portare a casa” da questo surreale periodo pandemico: l’avvento dell’ibrido.
No, non siete in una concessionaria... Provo a spiegarmi meglio. Per noi di Zwan (se non sai di cosa sto parlando, vuol dire che dovresti recuperare il primo volume), gli eventi hanno sempre rappresentato una buona quota parte di attività. Catapultati nel contesto pandemico, inizialmente, la paura di rimanere fermi per anni su questo fronte era tanta. Ma poi siamo stati subito abili nel fare di necessità virtù, proponendo intere assemblee nazionali in diretta streaming, convegni in ambienti virtuali e, per l’appunto, eventi ibridi dove alle poche e contingentate persone in sala, si affiancavano migliaia di spettatori da casa.
Oggi, nonostante il cessare di molte restrizioni, non esiste più alcun evento degno di nota che non preveda una diretta streaming e collegamenti da remoto. In altre parole: l’offline ha definitivamente incontrato l’online in una terra di mezzo tutta da scoprire. Nella musica, a mio avviso, le opportunità sono tante, ma non vengono ancora esplorate a pieno (neanche dai big!). Perciò, chissà… “think hybrid”, e a innovare il settore potresti essere proprio tu!
E quindi quanta gente mi porti?
Parlando di concerti, nell’aria sentiamo subito riecheggiare l’anatema numero uno del panorama musicale. “Quanta gente mi porti?”. Una solenne e pretenziosa scomunica che viene scagliata a bruciapelo su ogni giovane artista intento ad organizzare il proprio concerto, e alla quale negli anni sono state date innumerevoli risposte.
Ma la verità è che in quella domanda mal posta risiedono una serie di problematiche che vessano tanto il gestore del locale quanto il settore musica (e potrei estendere all’intera società moderna). Problematiche che non possono risolversi in una risposta secca. Dunque, senza cercare alibi o giustificazioni in qualcosa che è semplicemente più grande di noi, quando ci viene posta questa domanda, rispondiamo a testa alta: “non ho la sfera di cristallo, ma ho messo in atto tutte queste azioni affinché l'annuncio del concerto arrivi non solo ai miei fan, ma anche a tutte le persone potenzialmente interessate in zona... e tu, invece, cosa stai facendo per promuovere questo concerto? Non penserai mica che le persone piovano dal cielo come per miracolo!” ... *mic drop*. Di quali azioni parlo? Provo a riassumerle in questi...
5 Consigli per rendere unico il tuo concerto
1. Prenditi il giusto tempo e sii costante – annunciare insieme tutte le date estive del tuo prossimo tour può andar bene per dare un forte impatto alla comunicazione, ma poi ricordati di prestare la giusta attenzione e il giusto tempo a ogni concerto… lo schema “2 settimane prima + 1 giorno prima” non è mai vincente. Non bruciarti tutte le informazioni all’inizio, ma svela i dettagli del concerto a poco a poco, con retroscena e aneddoti per rendere la comunicazione più accattivante e genuina.
2. Comunica, ma con originalità – ok il tempo e la costanza, ma come comunico? Creare un evento Facebook in collaborazione con il locale e sponsorizzarlo non può più bastare. Occorre sempre più creare un rapporto personale di invito 1:1. Perché non usare quindi WhatsApp Business o un proprio Canale Telegram? Ragiona anche su come ciascun spettatore può partecipare attivamente e soprattutto personalmente al concerto, per assicurarti che quel giorno non manchi!
3. Non dimenticarti dell’offline – ormai viviamo il Web in una logica così totalizzante e distopica da dimenticarci degli aspetti più basilari. Il concerto si tiene in una precisa venue, che si trova in una precisa zona di una precisa città. Bene, facciamo di tutto affinché tutti i passanti incontrino almeno una locandina del concerto nelle settimane antecedenti. Pensiamo anche a un’evoluzione delle classiche locandine, per esempio, con hashtag, richieste di azioni o frasi che possano essere poi virali sul web!
4. Struttura un Merchandise 4.0 – nell’epoca delle copie digitali, degli stream, degli NFT e quant’altro, si rischia di sottovalutare il merchandise. Cogli invece l’occasione per stupire tutti con gadget unconventional e prodotti interattivi. Non limitarti alla combo CD+T-shirt, ma pensa ad altri oggetti di uso quotidiano grazie ai quali accompagnare la vita di uno spettatore nei mesi a venire. Pensaci, chi non racconterebbe a tutti di essere tornato da un concerto con un calendario?
5. Prova il brivido dell’ibrido – parlavo poco fa di ibrido, ma non mi sono espresso su alcun consiglio pratico... quindi pardon, rimedio subito! Raramente potrai avere la possibilità di organizzare una diretta streaming del tuo concerto, ma puoi sempre organizzare il tuo team o dei tuoi amici per andare live sui tuoi profili Social. E non solo: Think Hybrid, vuol dire anche (per esempio) affiancare al palco un grande striscione con un grande QR-Code, che rimandi direttamente all’ascolto del tuo nuovo album. Il resto, lo lascio alla tua immaginazione!



