Risorse per Musicisti
Gli Ascanti: Musicisti Online per Tornare a Suonare Insieme

A cura di Villaggio Musicale
Si trasferisce da una cittadina della provincia pugliese a Milano per lavorare come informatico presso una multinazionale e così la sua passione per la musica sembra dover cedere spazio al nuovo lavoro. Fino a che non accade qualcosa di sorprendente che lo porta a “rimettere su” una band di pizzica salentina nella capitale economico-finanziaria d’Italia e non solo...
Appassionato di informatica e studente di musica in Conservatorio, Marco Digiacomo aveva un sogno: riuscire a trovare un lavoro che abbinasse le sue due passioni. La formazione informatica gli offre maggiori prospettive di lavoro rispetto alla musica e così nel 2008 si trasferisce da Manduria (TA) a Milano per cogliere la sua opportunità. Ma pochi mesi dopo accade l’imprevedibile: “A Manduria suonavo in un gruppo di pizzica che avevo dovuto abbandonare”, racconta Marco, “Allora avevo notato che all’interno del famoso sito Mercatino Musicale c’era una sezione chiamata Villaggio Musicale in cui si potevano lasciare annunci per cercare altri musicisti con cui suonare. Così ne ho messo uno con la speranza di poter continuare a fare musica popolare pugliese anche a Milano. Non mi sarei mai aspettato di riuscire a mettere su un gruppo di pizzica con altri tre musicisti, tutti originari della stessa zona, una ragazza proprio di Manduria! Ricordo che avevamo organizzato il classico ‘aperitivo milanese’ ed è stato così che abbiamo fondato gli Ascanti, gruppo di pizzica dal quale poi è nata PizzicaMi, un’associazione culturale sulla pizzica che ha visto passare un sacco di altri musicisti”.
Ma è stato quello che è accaduto dopo a rendere il sogno di Marco reale: “Usavo già da un po’ la piattaforma del Villaggio Musicale perché era l’unica che mi dava la possibilità di contattare altri musicisti con cui iniziare nuovi progetti. A un certo punto però ho cominciato a osservarla con l’occhio dell’informatico accorgendomi che era diventata un po’ vecchiotta, nonostante fosse sempre molto visitata dai musicisti. Quindi quattro anni fa ho contattato i precedenti proprietari offrendomi di aiutarli a rinnovarla. Loro hanno accettato e così mi sono licenziato dalla società in cui stavo lavorando per buttarmi in questa nuova avventura”.
L’acquisizione di Villaggio Musicale da parte di StrumentiMusicali.net ha rappresentato un’ulteriore opportunità di crescita per Marco: “Da musicista che usava già Villaggio Musicale ho sempre pensato che fosse gratificante aiutare altri musicisti a trovare nuove occasioni per fare musica e, con il passaggio a StrumentiMusicali.net, abbiamo potuto migliorare ulteriormente la piattaforma anche grazie al feedback degli utenti. È davvero bello sapere che sto aiutando altri musicisti a suonare, anche perché comprendo le loro esigenze, avendole avute anche io”.
All’inizio, Villaggio Musicale faceva incontrare soprattutto musicisti all’interno della stessa zona, mettendoli in contatto con i locali in cui poter suonare, ma oggi si è evoluto in una direzione più ampia: “Negli ultimi anni è cresciuta molto la sezione dei servizi, dalle scuole di musica alle sale prove. Quando abbiamo rinnovato il portale a novembre scorso abbiamo anche attivato un interessante servizio di Alert via email che mette in collegamento domanda e offerta”.
Attualmente, gli iscritti a Villaggio Musicale, tra artisti singoli, band, dj e fornitori di servizi, sono circa 250.000. Dei circa 200.000 musicisti, una parte consistente è costituita da amatori. Il web ci mostra migliaia di musicisti sconosciuti in grado di fare miracoli con il proprio strumento, ma esiste un livello più basso di persone di tutte le età che, anziché andarsi a fare una partita a calcetto, vorrebbero trovarsi per suonare anche solo tre accordi in compagnia. Nel profilo su Villaggio Musicale si può specificare se si è amatori, professionisti o semi-professionisti, e quella degli amatori di primo livello è una categoria molto importante per la crescita di interesse verso la musica attiva non destinata alla professione. È qui che si sviluppa il piacere di fare musica insieme, di migliorare, certo, ma senza lo stress di dover essere “i migliori”.