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Recensioni di Redazione | 23-04-2024

Expressive E Osmose: Synth a Tastiera Aumentata

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Expressive E Osmose: Synth a Tastiera Aumentata

Coadiuvato dal potente motore di sintesi digitale modulare EaganMatrix di Haken Audio, azienda già nota nell’ambito dei controller alternativi, Osmose permette di articolare ogni singola nota in modo indipendente con possibilità espressive controllabili per la prima volta attraverso l’azione dei tradizionali tasti bianchi e neri dotati di una meccanica che potremmo definire “aumentata”.

Osmose è in pratica un sintetizzatore standalone a 24 voci di polifonia, MPE MIDI Controller e MIDI Controller classico dotato di una tastiera a 49 tasti full-size e controlli tridimensionali su timbri sviluppati per offrire prestazioni e macro pronte per la registrazione. Il motore sonoro modulare combina diversi tipi di sintesi digitale (tra cui modellazione fisica, FM e altro) organizzati in oltre 500 preset timbrici destinati a moltissimi generi musicali, tra pop moderno, urban, colonne sonore, musica elettronica, sound design e musica strumentale tradizionale. Un editor software per Mac/PC consente di creare e modificare propri timbri su computer.

Il progetto che ha reso celebre a livello internazionale il marchio francese Expressive E ha avuto origine nei primi anni 2000 nel laboratorio di ricerca LAM a Parigi. L’obiettivo iniziale era capire quale fosse il il principio chiave del comportamento dello storico strumento Ondes Martenot, per poter poi riprodurre con le nuove tecnologie la stessa espressività. Alla fine del lavoro di ricerca, venne realizzato il loro primo prodotto denominato Touché.

Sulle basi di questa tecnologia, e dopo tre anni di ricerca e sviluppo, è nato Osmose. Per realizzarlo, gli ingegneri di Expressive hanno dovuto affrontare non poche sfide e difficoltà per mettere a punto il complesso design del sintetizzatore, svolgendo migliaia di test approfonditi e rispondendo alle richieste di perfezionamento da perte degli artisti a cui è stato richiesto un feedback dettagliato su ogni parametro che potesse favorire la suonabilità dello strumento e un’ergonomicità che lo rendesse adatto a musicisti di ogni livello.

Riuscendo a offrire un’esperienza di utilizzo basata su funzioni già note, Osmose si presenta come uno strumento innovativo, ma con una curva di apprendimento non difficile, garantendo tutti i vantaggi degli strumenti MPE (MIDI Polyphonic Expression) senza la necessità di imparare completamente una nuova tecnica di utilizzo.

Con i suoi 8,3 kg di peso, Osmose dialoga con il musicista attraverso uno schermo LCD a colori e controlli a cursore per pitch e modulation. Sono due gli ingressi per pedale assegnabili a sustain o ad altri parametri del synth. Le connessioni a disposizione sono le classiche MIDI In, MIDI Out/Thru e USB Type B, con uscite audio Left/mono e Right da 1/4” TS e presa cuffie da 1/4“ TRS con controllo di volume. L’alimentatore è esterno.

OSMOSE CON HANS ZIMMER PER DUNE 2

Il nuovo synth polifonico Expressive E Osmose è stato usato da Hans Zimmer per la colonna sonora di Dune 2. E si capisce il perché. Intanto, ancora più che in Dune: Part One del 2021, Dune 2 sembra guidato dal suono. Lo stesso regista, Denis Villeneuve ha dichiarato che il montatore Joe Walker ha utilizzato la “struttura del suono” per creare una “mappa” su cui basare le immagini. Anche il fatto che Zimmer avesse già scritto parte della musica prima che iniziassero le riprese suggerisce una colonna sonora che prende per mano la narrazione. Le sonorità scelte per Dune, però, non sono quelle dell’orchestra tradizionale, perché Zimmer si è affidato più alla sintesi elettronica, agli strumenti modificati e agli esperimenti sonori speculativi gestiti con un’espressività straordinaria.

Si sa che Zimmer definisce il preset “nemico dell’immaginazione” perché smorza la possibilità di creare un nuovo suono adagiandosi su uno già esistente. È per questo che per Dune Parte seconda ha processato gli strumenti reali integrandoli con l’elettronica attraverso un approccio astratto e pittorico alla composizione. Sono state soprattutto le voci e gli strumenti a fiato a essere stati trattati e moltiplicati per suonare come delle vere e proprie sezioni di un’orchestra inaudita in cui, grazie anche alle potenzialità di Osmose, le parti eseguite sulla tastiera sono riuscite a integrarsi con la stessa capacità evocativa dei suoni reali.

MPE MIDI POLYPHONIC EXPRESSION

Le specifiche MIDI Polyphonic Expression (MPE) recentemente introdotte nel noto protocollo universale di comunicazione tra strumenti elettronici, consentono agli strumenti digitali di emulare con maggiore realismo il comportamento degli strumenti acustici in termini di controllo del suono in chiave polifonica. I musicisti elettronici possono cioè controllare in modo multidimensionale parametri come timbro, intonazione e ampiezza su ogni singola nota contemporaneamente.

Per fare qualche esempio, è possibile variare l’intonazione, modificare il volume e controllare la risonanza di ciascuna nota di uno strumento a corda. Si può passare da un suono all’altro o da una versione più scura a una più brillante di uno stesso timbro come quando si scorre tra le diverse note di un pianoforte. Si possono ottenere effetti sonori attraverso gesti intuitivi, anziché perdere tempo in una programmazione laboriosa e si può aggiungere maggior spontaneità alla propria musica grazie a un numero più elevato di parametri sonori a disposizione mentre si suona.

In pratica, mentre nel protocollo MIDI tradizionale i messaggi a livello di canale (come Pitch Bend o Modulation) vengono applicati a tutte le note riprodotte su quel singolo canale MIDI, con la specifica MPE, a ciascuna nota viene assegnato temporaneamente un proprio canale MIDI in modo che tali messaggi possano essere applicati a ciascuna nota individualmente.

Guarda il video per maggiori informazioni su Expressive E Osmose:

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