L’arrivo di SMMAG! è stata una sorpresa per molti, a partire dai trentamila musicisti che hanno ricevuto il primo numero in omaggio comprando uno strumento su StrumentiMusicali.net o presso Play! Music Store. Probabilmente lo è stata anche per i lettori di testate musicali (comprese quelle che ho diretto finora) che mai si sarebbero aspettati di veder nascere una nuova rivista stampata nell’era della comunicazione digitale.

Il fatto è che il futuro sembra indirizzarci verso la polarizzazione tra materiale e immateriale, tra realtà fisica e realtà virtuale. Da una parte si andrà verso un’estremizzazione dell’esperienza digitale vissuta in mondi paralleli e dall’altra si tenterà di recuperare la relazione fisica con gli oggetti di questo mondo. La vera sfida sarà sul piano della qualità dei contenuti di queste esperienze, siano esse digitali o fisiche.

Da qualche tempo si parla di “umanesimo digitale”, una linea di pensiero che punta ad assoggettare il progresso tecnologico ai reali bisogni dell’uomo promuovendo sì l’esperienza digitale, ma nel rispetto delle persone. Anche le aziende oggi si stanno rendendo conto che i destinatari delle loro campagne di comunicazione digitale non sono limoni da spremere, ma persone a cui offrire percorsi di conoscenza, funzionali all’acquisto consapevole di prodotti.

Tutti noi accediamo alle informazioni online e, soprattutto, tutti abbiamo la possibilità di pubblicarle. Ma un’informazione su carta ha in sé il valore della responsabilità di chi scrive e una maggiore attenzione da parte di chi legge, portando più facilmente a questa consapevolezza.

SMMAG! non è però un ritorno alle origini dell’editoria perché è una rivista densa di rimandi all’informazione digitale presente su StrumentiMusicali.net. L’autorevolezza della rivista su carta guida il lettore alla fruizione consapevole dell’informazione digitale sul web, attuando quell’integrazione editoriale che il nostro settore non ha mai potuto permettersi prima d’ora.

Questo è l’obiettivo di SMMAG! che ho condiviso per primo quando StrumentiMusicali.net mi ha chiesto di far parte di questo nuovo e stimolante progetto editoriale.