Chi di noi non ha mai sognato di avere più tempo per suonare? Spesso, è proprio durante le ferie che troviamo finalmente la tranquillità per dedicarci alla nostra passione. Tuttavia, l'idea di trasportare uno strumento costoso e delicato in aereo, in auto o in campeggio è un deterrente per molti.

Le chitarre da viaggio nascono per risolvere esattamente questo problema. Con le loro dimensioni ridotte (solitamente in scala 3/4), sono facili da trasportare e meno preoccupanti da portare in giro. Ma come scegliere quella giusta? In questo confronto, abbiamo messo alla prova quattro strumenti che rappresentano fasce di prezzo diverse, dai 100 € ai 400 €, per capire dove si posiziona il miglior rapporto qualità-prezzo e quali sono i compromessi di ogni scelta. 

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Travel Guitar economiche: quale scegliere? 

Ibanez V44MINI OPN: la scelta ultra-economica

A poco più di 100€, l'Ibanez V44MINI è la chitarra più economica del gruppo e la porta d'ingresso al mondo delle travel guitar. Questa alternativa è la dimostrazione che non è necessario spendere una fortuna per avere uno strumento divertente e suonabile. 

La chitarra è costruita interamente in Meranti laminato, un legno simile al mogano, con una finitura "open pore" (a poro aperto) che le conferisce un aspetto naturale e piacevole al tatto. Esteticamente è molto curata, con un binding nero che le dona un tocco di eleganza. 

Nonostante la costruzione interamente in laminato, il suono è la vera sorpresa. Come emerge dal confronto sonoro, la V44MINI possiede un volume e una ricchezza timbrica inaspettati, tanto da non sfigurare affatto accanto a modelli che costano il doppio o il triplo. Il suo carattere è caldo e bilanciato, tipico del mogano.

L'unico neo evidente sono le meccaniche, risultate le più dure e ostiche del gruppo, anche se comunque funzionali. La custodia inclusa è molto leggera e offre protezione solo da polvere e graffi, non dagli urti.

Questa Ibanez è la chitarra “da battaglia” perfetta. Se prevedi di portarla in spiaggia, in campeggio o di trattarla senza troppi riguardi, il suo prezzo imbattibile ti permetterà di farlo a cuor leggero. È la scelta ideale per chi vuole la massima economicità senza sacrificare la suonabilità.

Cort Standard AD Mini: il miglior rapporto qualità-prezzo?

Con un piccolo sovrapprezzo rispetto all'Ibanez, la Cort AD Mini alza l’asticella, proponendo notevoli migliorie a fronte di una spesa ancora contenuta. A differenza dell'Ibanez, la Cort abbina un top in abete laminato a fondo e fasce in mogano laminato. La vera innovazione, però, è l'Advanced X-Bracing, un'incatenatura interna progettata per ottimizzare la vibrazione della tavola armonica.

La combinazione di abete e bracing avanzato fa la differenza. Il suono della Cort risulta più bilanciato, aperto e ricco di armoniche rispetto a quello più scuro e "inscatolato" della Ibanez. È un timbro più complesso e versatile. Le meccaniche sono più fluide e precise, rendendo l'accordatura più agevole. Anche la custodia inclusa, pur essendo morbida, presenta una leggera imbottitura in più che offre una protezione leggermente superiore.

Nel complesso, la Cort AD Mini è la chitarra per chi, pur mantenendo un budget basso, da priorità alla qualità del suono acustico. Il leggero sovrapprezzo è pienamente giustificato da una performance sonora decisamente migliore. 

Yamaha APXT2: elettrificata e compatta, ma con dei compromessi

La Yamaha APXT2 è l'unica del gruppo a offrire un sistema di amplificazione con accordatore integrato, un vantaggio per chi vuole suonare dal vivo. Tuttavia, questa caratteristica ha un costo economico e anche dal punto di vista sonoro. 

Il suo principale punto di forza è il sistema di preamplificazione System 68 con pickup a contatto e accordatore integrato. È l'unica chitarra del lotto che puoi collegare direttamente a un amplificatore o a un impianto audio. 

Questa vocazione "elettrica" ha portato a una scelta di design precisa: la APXT2 ha una cassa armonica molto più sottile rispetto alle altre. Questo si traduce inevitabilmente nel volume acustico più basso e nel suono meno ricco del gruppo. La sua proiezione sonora è limitata, un compromesso importante per uno strumento pensato per essere suonato principalmente in acustico.

Inoltre, per una chitarra decisamente più costosa, la custodia è deludente in quanto priva di imbottiture e paragonabile a quella di modelli decisamente più economici. Scegliere la Yamaha ha senso solamente se si cerca una chitarra da viaggio di cui si ha la necessità assoluta di amplificarla. 

Taylor Baby Taylor BT1: la qualità si paga

La Baby Taylor è la chitarra che ha definito la categoria "travel", e la sua superiorità qualitativa è evidente in ogni dettaglio. Il suo segreto è il top in abete Sitka massello. A differenza del laminato, il legno massello vibra più liberamente, garantendo un volume, una dinamica e una ricchezza armonica su un altro livello. La chitarra è completata da una tastiera e un ponte in ebano, materiali pregiati che migliorano sustain e feeling.

La BT1 presenta il miglior setup di fabbrica, risultando la più comoda da suonare appena tolta dalla scatola. Inoltre, beneficia del sistema di manico regolabile Taylor (NT Neck), che semplifica enormemente gli interventi futuri per mantenere l'action perfetta, aumentando la longevità dello strumento.

Dal punto di vista degli accessori, invece, la custodia inclusa è una vera gig bag, ben imbottita e robusta, che offre una protezione reale contro gli urti, un dettaglio fondamentale per uno strumento destinato a viaggiare.

Pertanto, si posiziona come la scelta migliore per i chitarristi che dispongono di un budget superiore e non vogliono compromessi. Se sei alla ricerca della migliore esperienza sonora e di suonabilità possibile in formato ridotto, e vedi la chitarra da viaggio come un vero strumento e non solo un passatempo, la Baby Taylor è un investimento che ti ripagherà per anni.

Conclusioni

La Taylor è oggettivamente la migliore, ma quanto sono realmente distanti le alternative più economiche? Fatta eccezione per la Yamaha APXT2, che si rivolge a una nicchia specifica, le altre tre chitarre offrono tutte un valore eccezionale. 

La Taylor Baby BT1 è la vincitrice indiscussa in termini di qualità dei materiali, suono e suonabilità. Tuttavia, la cosa più sorprendente emersa dal confronto è che non suona "incredibilmente" meglio della Cort, che a sua volta non suona "incredibilmente" meglio dell'Ibanez. Questo significa che anche i modelli più economici offrono una performance acustica più che dignitosa e assolutamente godibile.