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Ponte Floyd Rose: la Guida Completa per Dominarlo (Senza Impazzire)

È il ponte più amato dai virtuosi della chitarra e, allo stesso tempo, il più temuto dai neofiti. Il Floyd Rose è un pezzo di ingegneria iconico che divide da sempre il mondo dei chitarristi. Il ponte Floyd Rose è più di un semplice componente: è una filosofia. Nato per soddisfare le esigenze dei chitarristi hard rock e metal degli anni '80, ha rivoluzionato il modo di usare la leva del tremolo, permettendo acrobazie sonore prima impensabili. Tuttavia, la sua complessità meccanica può scoraggiare chi non ne conosce i meccanismi.
L'obiettivo di questa guida è demistificare il Floyd Rose. Non è un mostro da temere, ma uno strumento specializzato che, una volta compreso, può aprire orizzonti creativi incredibili. Analizzeremo il suo funzionamento, le diverse configurazioni e ti guideremo passo dopo passo nella sua manutenzione, per trasformare la paura in padronanza.
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Cos’è e a cosa serve un ponte Floyd Rose?
Essenzialmente, il Floyd Rose è un ponte tremolo (o vibrato, per i puristi) ad altissime prestazioni. A differenza di un tremolo tradizionale in stile Stratocaster, è stato progettato specificamente per un uso estremo.
La sua grande escursione permette di allentare le corde fino a farle "frustare" sui pickup o di tenderle fino a raggiungere note altissime. Il problema di un'escursione così ampia è che, su un sistema tradizionale, porterebbe a una scordatura immediata.
È qui che entra in gioco l'innovazione di Floyd D. Rose: un sistema che garantisce una stabilità dell'accordatura quasi perfetta, anche dopo l'abuso più selvaggio della leva. Come ci riesce? Grazie a un concetto tanto semplice quanto efficace: il doppio bloccaggio.


Sistema a doppio bloccaggio: il segreto della stabilità assoluta
La vera magia del Floyd Rose, e il segreto della sua stabilità di accordatura, risiede nel suo sistema a "doppio bloccaggio". Infatti, li sistema Floyd Rose elimina le due principali cause di instabilità di un tremolo tradizionale: lo scorrimento della corda sul capotasto e l'assestamento degli avvolgimenti sulle meccaniche. Lo fa bloccando la corda in due punti strategici:
- Il capotasto bloccante (Locking Nut): Al posto di un capotasto tradizionale, troviamo un sistema metallico con tre morsetti. Una volta che la chitarra è accordata, questi morsetti vengono stretti con una chiave a brugola, serrando le corde e impedendo loro qualsiasi movimento tra il capotasto e le meccaniche. Da questo momento in poi, le meccaniche hanno terminato il loro lavoro.
- Le sellette bloccanti (Locking Saddles): Anche al ponte, la corda non è semplicemente appoggiata. Ogni selletta è dotata di un piccolo blocco metallico che viene serrato da una vite a brugola, bloccando saldamente la corda.
Il risultato è che la porzione di corda che effettivamente vibra e produce il suono è completamente isolata. Quando si usa la leva, tutto il sistema (ponte, molle e corde) si muove come un unico blocco, tornando poi al punto di equilibrio esatto e garantendo una stabilità di accordatura eccezionale.


Non tutti i Floyd Rose sono uguali: Recessed, Non-Recessed e il D-Tuna
Non basta dire "Floyd Rose". Esistono diverse configurazioni che ne cambiano radicalmente l'utilizzo. A seconda di come è installato sulla chitarra, un Floyd Rose può offrire possibilità diverse:
- Recessed (o Flottante): sulla Jackson SL2 DX, viene scavata una fresatura nel corpo della chitarra sotto la parte posteriore del ponte. Questo permette al ponte di "fluttuare" e di essere tirato anche all'indietro, aumentando l'intonazione delle corde. È la configurazione preferita da virtuosi come Steve Vai per la sua massima escursione.
- Non-Recessed (o In Appoggio): sulla Charvel So-Cal e sulla EVH Wolfgang, il ponte poggia direttamente sul corpo della chitarra. In questa configurazione, la leva può essere usata solo per abbassare l'intonazione (dive bomb). Offre un sustain leggermente maggiore e una maggiore stabilità ai bending.
- L'EVH D-Tuna: Questo piccolo e geniale dispositivo, montato sulla EVH Wolfgang, è un sistema che permette di passare istantaneamente dall'accordatura standard (Mi basso) al Drop D con un semplice gesto.
Il D-Tuna funziona esclusivamente su ponti non-recessed. Su un ponte flottante, allentare la tensione del Mi basso farebbe inclinare il ponte all'indietro, scordando tutte le altre corde. Essendo in appoggio, invece, il ponte rimane fermo e solo la sesta corda cambia intonazione.


Come cambiare le corde e regolare l’intonazione
La manutenzione del Floyd Rose può sembrare un'impresa, ma con i giusti passaggi e un po' di pazienza diventa un'operazione gestibile. E’ sufficiente seguire un procedimento ordinato:
- Blocca il ponte: Per evitare che il ponte si inclini all'indietro una volta tolta la tensione delle corde, inserisci un blocco (un pezzo di legno, una pila di plettri) sotto la parte posteriore del ponte.
- Sblocca il capotasto: Allenta le tre viti del capotasto blocca-corde.
- Allenta le corde: Usa le meccaniche per allentare completamente le corde.
- Sblocca le sellette: Con la brugola, allenta la vite della selletta corrispondente per liberare la vecchia corda.
- Prepara la nuova corda: Taglia il "pallino" finale della nuova corda con un tronchesino.
- Inserisci e blocca: Inserisci la corda nella selletta fino in fondo e stringi la vite per bloccarla.
- Avvolgi e accorda: Avvolgi la corda sulla meccanica e portala grossolanamente in tensione. Ripeti per tutte le corde.
- Rimuovi il blocco: Con cautela, rimuovi il blocco da sotto il ponte.
- Accorda: Procedi con l'accordatura, che richiederà più passaggi perché ogni variazione di tensione su una corda influisce sulle altre.
- Blocca il capotasto e affina: Una volta raggiunta l'accordatura, stringi i morsetti del capotasto e usa le viti di micro-accordatura (fine tuners) sul ponte per le regolazioni finali di precisione.
L’intonazione è sicuramente l’operazione più laboriosa. Infatti, per ogni corda devi allentare completamente la tensione, svitare la vite che fissa la selletta al ponte, spostare la selletta avanti o indietro, ri-fissarla, riaccordare la corda e controllare l'intonazione al 12° tasto. È un processo di tentativi ed errori che richiede molta pazienza.


Conclusioni
Dopo aver svelato tutti i suoi segreti, possiamo finalmente rispondere alla domanda iniziale. Il Floyd Rose non è un ponte per tutti, ma uno strumento altamente specializzato. Se sei un virtuoso del rock e del metal che fa un uso estremo della leva, è una scelta quasi indispensabile. Per tutti gli altri, la sua complessità potrebbe rivelarsi solo una scomodità.
Il ponte Floyd Rose non è intrinsecamente "migliore" o "peggiore" di altri sistemi: è uno strumento progettato per un compito specifico, e in quel compito eccelle. Se non hai la necessità specifica di fare "dive bomb" e altre tecniche estreme, un Floyd Rose potrebbe rivelarsi una fonte di frustrazione non necessaria. Se invece sei un chitarrista che vuole superare i limiti espressivi della leva, è uno strumento insostituibile che, una volta padroneggiato, ti darà immense soddisfazioni.








