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Guide all'Acquisto di Redazione | 13-10-2025

Marshall SV20H vs PRS HDRX 20: la Sfida per il Miglior Suono Plexi

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Marshall SV20H vs PRS HDRX 20: la Sfida per il Miglior Suono Plexi

Il suono "Plexi" è più di un semplice timbro di chitarra: è il ruggito che ha definito il rock. Dalle ritmiche blues-rock di Jimi Hendrix e dei Led Zeppelin all'hard rock dei Deep Purple, fino al metal neoclassico di Yngwie Malmsteen, la testata Marshall con il pannello in plexiglass è un'icona. Il problema? Gli originali sono bestie da 100 Watt, ingestibili per chiunque non suoni in uno stadio.

Per rispondere a questa esigenza, il mercato si è riempito di versioni a basso wattaggio. Oggi mettiamo a confronto due dei più illustri rappresentanti di questa categoria: la Marshall SV20H, la riedizione ufficiale e compatta del mitico 1959SLP, e la PRS HDRX 20, un progetto affascinante nato dall'analisi diretta di uno degli amplificatori di Hendrix. Chi vincerà la sfida?

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Marshall SV20H Studio Vintage: l'erede ufficiale della Leggenda

La SV20H è la reincarnazione in formato da 20 Watt del mitico Marshall 1959 Super Lead Plexi. Non è un amplificatore multicanale nel senso moderno del termine, ma un monocanale con due "voci" distinte, accessibili tramite i suoi quattro ingressi.

L’High Treble, il canale 1, è quello che ha definito il suono Plexi. Brillante, aggressivo, con una forte enfasi sulle medie frequenze e un gain che emerge prepotentemente alzando il volume. Il canale 2, Normal, è molto più scuro con una timbrica incentrata sulle basse frequenze. Da solo, risulta spesso troppo "chiuso" e poco utilizzato.

Con la SV20H è possibile sfruttare il Jumpering, la tecnica che consiste nel collegare i due canali con un piccolo cavo patch che permette di miscelare i due volumi, usando il canale High Treble per l'attacco e la cattiveria, e aggiungendo gradualmente il canale Normal per recuperare corpo e frequenze basse.

Nel complesso, la SV20H è una macchina da rock pura. Come le sue “antenate”, ha una riserva di pulito (headroom) molto limitata. Già a volumi bassi il suono inizia a "incresparsi", per poi esplodere nel suo iconico crunch spingendo il volume. Non è un amplificatore versatile per chi cerca suoni clean cristallini, ma è un maestro assoluto nel suo campo: il rock.

PRS HDRX 20: il suono di Hendrix in un formato moderno

La PRS HDRX 20 non è una semplice imitazione, ma nasce da un progetto unico: la replica del circuito di uno degli amplificatori Marshall personali di Jimi Hendrix. Infatti, la leggenda narra che Paul Reed Smith abbia avuto accesso a uno dei Marshall di Hendrix, analizzandone il circuito per catturarne l'essenza. Il risultato è un amplificatore che omaggia il passato, ma con migliorie pratiche per il chitarrista moderno.

La PRS semplifica la vita. La funzione di "jumpering" avviene all'interno dell'amplificatore. Non c'è bisogno di cavetti esterni; le due manopole "Treble Volume" e "Bass Volume" funzionano già come una miscela dei due canali, rendendo il controllo del timbro più immediato.

La HDRX 20 è dotata di un Master Volume, che permette di spingere al massimo i volumi dei canali per ottenere la saturazione e il crunch desiderati, ma controllando il volume finale in uscita. Questo consente di avere suoni distorti anche a volumi da camera, una funzione assente sulla Marshall.

Inoltre, permette di accedere ad un ottimo grado di versatilità attraverso due switch: un Bright switch per aggiungere brillantezza e un High-Mid Gain switch per un leggero boost sulle medie frequenze. La filosofia PRS è quella di offrire il suono classico di Hendrix, più orientato al crunch dinamico che al high-gain, in un formato più flessibile e facile da gestire.

Prova del suono: Clean, Crunch e High-Gain a confronto 

È il momento di mettere i due amplificatori fianco a fianco e scoprire le loro differenze attraverso un ascolto comparato che rivela due personalità sonore ben distinte. 

Per suoni puliti e crunch leggeri, la PRS HDRX 20 è la vincitrice. Possiede un headroom notevolmente superiore: a parità di volume, il suo suono rimane pulito e definito molto più a lungo, "crunchando" in modo più graduale e musicale. Il suo timbro è descritto come più "grande", "ampio" e "hi-fi", rendendola una piattaforma eccellente per i pedali e perfetta per ricreare le sonorità dinamiche alla Hendrix.

Quando si spinge il gain, la partita si riapre. La Marshall SV20H mostra il suo vero carattere. Il suo suono è più compresso, con una focalizzazione sulle medie frequenze che è la firma del rock classico. Sebbene il PRS suoni bene, il Marshall risulta più "gratificante" da suonare in questo contesto, con un attacco più "sbrodolato" e un suono più "discografico", ovvero già pronto per essere inserito in un mix rock senza bisogno di ritocchi.

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Setup Ibrido: come registrare un ampli valvolare in silenzio

Ti stai chiedendo come sono stati registrati questi suoni incredibili senza un microfono davanti a una cassa? La risposta è nel sistema "ibrido", una soluzione che unisce il calore della testata valvolare alla flessibilità del digitale, utilizzando un load box e una simulazione di cassa (IR). È la tecnica perfetta per sfruttare al massimo questi amplificatori in casa o in studio. Ecco come funziona:

  • Testata valvolare: L'uscita di potenza della testata (Marshall o PRS) non viene collegata a una cassa acustica.
  • Reactive Load Box: Viene invece collegata a un "carico fittizio" (load box), un dispositivo che simula l'impedenza di un vero altoparlante, permettendo alla testata di lavorare in sicurezza senza produrre suono.
  • Simulazione di cassa (IR Loader): Il segnale di linea che esce dal load box viene inviato a un IR Loader (come un Two Notes Torpedo), che applica una "Impulse Response", ovvero la simulazione digitale di una cassa microfonata.
  • Scheda audio: Il suono finale, completo di testata, cassa e microfono, viene registrato direttamente nella scheda audio.

Questo sistema non solo permette di registrare in silenzio, ma è anche l'unico modo per utilizzare correttamente effetti di ambiente (delay, riverbero) con amplificatori come la Plexi, che ottengono gran parte della loro distorsione dal finale di potenza.

Conclusioni

Alla fine della sfida non c'è un vincitore assoluto, ma due interpretazioni eccezionali dello stesso leggendario concetto. La PRS HDRX 20 è la scelta ideale per chi cerca versatilità, suoni clean cristallini e un crunch dinamico. La Marshall SV20H è invece l'arma definitiva per il purista del rock che vuole quel suono iconico, compresso, aggressivo e senza compromessi. PRS ha creato una superba e versatile interpretazione del mito, mentre Marshall ha distillato l'essenza più aggressiva e pura della sua stessa leggenda. A te la scelta.

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