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Guide all'Acquisto di Redazione | 13-01-2025

Epiphone "Inspired by Gibson": Le Alternative Economiche alle Gibson Americane

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Epiphone "Inspired by Gibson": Le Alternative Economiche alle Gibson Americane

Il mercato delle chitarre elettriche sta vivendo un cambiamento epocale. Negli ultimi tempi, infatti, i prezzi della produzione americana di alcuni brand più prestigiosi sono letteralmente saliti alle stesse. Questo incremento ha lasciato un enorme vuoto nelle fasce di prezzo medie che ora vengono colmate da marchi considerati un tempo più economici. 

Un esempio lampante è Fender, la cui produzione americana, arricchita da componenti come il vero palissandro e nuovi pickup, ha visto un importante incremento di prezzo. La stessa dinamica si sta verificando anche con i modelli Epiphone e ciò segna solamente l’inizio di un trend che è destinato a ridisegnare il mercato delle chitarre così come lo conosciamo. 

Nelle prossime righe di questa guida, abbiamo deciso di analizzare proprio una delle serie di punta di Epiphone, la “Inspired by Gibson” che ha riscontrato un ottimo successo tra i chitarristi alla ricerca di uno strumento valido senza spendere un patrimonio. 

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Una panoramica generale su “Inspired by Gibson”

La serie “Inspired by Gibson” arricchisce le chitarre Epiphone prodotte in Oriente con una serie di componenti di alto livello, come i pickup Gibson americani, il cui prezzo potrebbe valere quasi quanto l’intero strumento. Oltre ai pickup, questi modelli presentano caratteristiche tecniche ed estetiche molto simili alle versioni americane, elementi che non si erano mai visti su modelli economici di Epiphone. 

Il risultato è stato quello di creare una sorta di ibrido tra una chitarra “budget” e una di fascia alta, che raggiunge prezzi anche di 6000 €. Ciò ha colmato, in parte, il problema dell’aumento dei prezzi e dei cambiamenti nel mercato. 

Le tre Epiphone “Inspired by Gibson” sono la SG Custom, la Greeny e la Firebird 5. E’ importante ricordare che si tratta di copie di chitarre americane che costano dalle 4 alle 6 volte di più rispetto ai modelli Epiphone: non si tratta di repliche identiche ma, su alcuni aspetti, si rivelano sorprendentemente simili. 


Epiphone SG Custom

Tra le soluzioni più economiche c’è la Epiphone SG Custom, chitarra che offre delle sensazioni contrastanti. Da una parte, lo strumento trasmette un feeling di solidità e di qualità, che la fa sembrare uno strumento premium; dall’altra, la presenza della vernice opaca, pur essendo molto simile a quella della versione Gibson, restituite al tatto un feeling diverso. 

Un dettaglio che sorprende, in senso positivo, è la tastiera in ebano, un legno scuro che è perfetto per un modello Custom. Inoltre, anche la presenza di segnatasti in madreperla è una piacevole aggiunta a questo strumento. 

Dal punto di vista estetico, quindi, la Epiphone SG Custom è davvero impressionante, tanto da poterla scambiare per un modello Custom Shop di casa Gibson, se non fosse per il binding che non copre i tasti come nelle versioni americane. Un altro punto di forza del modello “Inspired by Gibson” è la paletta “open book” tipica del brand americano. Questo dettaglio è stato uno dei sogni proibiti di molti possessori Epiphone e finalmente è stato introdotto. 

Dal punto di vista della componentistica, la Epiphone SG Custom è equipaggiata con potenziometri CTS da 500k, gli stessi montati sulle Gibson. Un altro elemento degno di nota sono i pickup Custombucker, solitamente presenti su modelli Gibson di fascia alta e il cui costo si aggira attorno ai € 400. 

Ci sono, però, alcuni dettagli che non convincono. Esteticamente, sarebbe stato preferibile un copri truss-rod con due viti, invece che con tre; inoltre, il collegamento tra il binding della tastiera e quello della paletta non è perfetto, una scelta che si rivela comprensibile per ridurre i costi di produzione. Infine, il lavoro di smussatura eseguito sui bordi dei tasti non è eseguito alla perfezione: niente che non si possa risolvere rivolgendosi ad un liutaio.  

Epiphone Greeny 

La Epiphone “Greeny” è la replica della famosa Gibson utilizzata da Kirk Hammet che monta gli stessi pickup Greeny Buckers della versione americana, dal valore di oltre € 400. Anche la “Greeny” è dotata, quindi, di pickup di alta qualità e dell’elettronica con potenziometri CTS, sempre molto apprezzati. Inoltre, è presente la classica paletta Gibson con il logo Epiphone, tratto distintivo della serie “Inspired by Gibson”. 

Uno degli aspetti che la distingue dalla SG Custom è la finitura fiammata che, però, non è vera in quanto si tratta di un’impiallacciatura. Anche i segnatasti sono in vera madreperla, una caratteristica insolita considerando che la maggior parte delle Gibson utilizza l’acrilico, riservando la madreperla solamente per i modelli Custom Shop. 

In termini di peso, la chitarra è leggera ed è integrata da una bella custodia rigida. Quando la si imbraccia, la sensazione è quella di avere tra le mani uno strumento di alta qualità. A livello di costruzione, infatti, i tasti della Greeny sono posati meglio rispetto alla SG, anche se questo aspetto potrebbe dipendere dal controllo di qualità che non è standardizzato. 

Un aspetto deludente è l’assenza del palissandro sulla tastiera. Infatti, nonostante il prezzo, Epiphone continua ad utilizzare l’alloro indiano. Analizzandone il suono, invece, il timbro dei Greeny Buckers è davvero ottimo, sia nei puliti che nelle distorsioni più pesanti, offrendo delle prestazioni che si avvicinano a quelle di una vera Gibson. 

Epiphone Firebird 

La Epiphone Firebird è il modello più costoso tra le “Inspired by Gibson”. Si tratta di una riedizione del 1963 che è impressionante sotto numerosi punti di vista: se si sostituissero il copri truss rod e il copri vibrola con degli elementi marchiati Gibson, sarebbe davvero complicato distinguerla da un modello del brand più costoso. 

Tuttavia, il principale difetto da riscontrare riguarda la scelta del legno: ancora una volta, troviamo l’alloro indiano e non il palissandro. Nonostante questo, il lavoro svolto sulla Firebird è eccezionale: tutte le specifiche sono corrette, incluso il manico neck-through che attraverso tutto il corpo, proprio come avviene nei modelli originali. Anche le meccaniche in stile banjo, tipiche della Firebird, sono state fedelmente riprodotte. 

Inoltre, la vernice utilizzata su questo modello, è una finitura lucida, molto simile alle Gibson originali e si traduce in un netto miglioramento rispetto ai modelli fin qui analizzati. 

La presenza degli Alnico 5 è un altro dettaglio importante su questa Firebird, considerando che sono gli stessi pickup che si trovano sui modelli Custom Shop. Ciò rende la Epiphone Firebird una valida alternativa rispetto alla Gibson originale. Il suono dei pickup è caratteristico, con un output inferiore rispetto ad altri humbucker, ma decisamente adatto ad una Firebird. 

Il lavoro eseguito sui tasti è decisamente di qualità superiore rispetto alla SG e alla Greeny. Inoltre, anche la vibrola funziona perfettamente, senza creare problemi di accordatura. 

Conclusioni 

Epiphone sta decisamente alzando il livello della produzione, avvicinandosi sempre di più alla qualità della Gibson originali. Tuttavia, spendere cifre così importanti per una Epiphone richiede una riflessione accurata. 

La domanda che molti chitarristi si pongono è: queste chitarre possono essere paragonate con le Gibson americane, addirittura sostituendole? La risposta è “dipende dal modello Gibson con cui le si confronta". Se il paragone è con le controparti americane di fascia alta, ovviamente queste Epiphone ne escono perdenti, considerando l’enorme differenza di prezzo. 

Tuttavia, il discorso cambia se vengono paragonate con modelli entry-level di Gibson, come la Les Paul Studio. In questo caso, si può davvero riflettere su cosa sia meglio: optare per una Gibson di fascia bassa oppure scegliere una Epiphone di alta gamma. 

L’SG è sicuramente l’opzione che offre il miglior rapporto qualità/prezzo: è una chitarra che costa meno e monta componenti di alto livello, offrendo al contempo un’esperienza premium. Invece, nonostante la Firebird sia esteticamente perfetta, il prezzo è piuttosto alto per una Epiphone, sembrando destinata esclusivamente a chi è appassionato del modello e non vuole spendere € 6000 per una Gibson.