Recensioni
Universal Audio Apollo X Gen 2: Intefacce Audio Intelligenti

Il successo delle interfacce audio Apollo, lanciate da Universal Audio nel 2012, le ha rese uno standard nella produzione audio professionale internazionale. Il passato analogico di Universal Audio ha certamente contribuito a questo successo visto che tutti i progetti di questo marchio raccolgono l’eredità degli outboard di una volta in prodotti impreziositi da una collezione di plugin software UAD di altissimo livello.
Le nuove interfacce Apollo X Gen 2 rappresentano un ulteriore salto qualitativo dell’ecosistema UAD fatto di know how analogico ed elevata qualità audio nel processing digitale.
Tutti i prodotti della linea Apollo X sono stati rinnovati a partire dal design aggiornato, dietro al quale troviamo la concretezza di una maggiore qualità hardware e software. Ogni modello Gen 2 è ora dotato infatti di convertitori D/A migliorati che offrono un livello di distorsione armonica totale (THD) ancora più basso rispetto al passato con una riduzione ulteriore del rumore digitale.
Una funzione nuova e particolarmente utile in termini di versatilità per chi usa le interfacce Apollo con mixer e altri segnali di linea è quella del bypass del preamplificatore (i preamp microfonici sono Unison), disponibile solo sulle unità desktop. Questa funzione adegua il segnale in ingresso proveniente da mixer, tastiere, sintetizzatori, drum machine e altri strumenti di linea per ottimizzarne il gain staging e quindi la qualità sonora.
Ci sono poi funzioni software “intelligenti” che aiutano a mantenere questa qualità lungo tutto il percorso del segnale all’interno dell’interfaccia.
Integrato nel software UAD Console, per esempio, troviamo il nuovo software Bass Management che consente il monitoraggio stereo e surround full-range. Possiamo anche accedere alla tecnologia Apollo Room Correction per importare i profili Sonarworks SoundID Reference e applicare la correzione ambientale con filtri UA di livello professionale e l’allineamento temporale per sistemi di ascolto stereo e multicanale (o uscite cuffie), il tutto in tempo reale grazie ai DSP di Apollo (duo, quad o sei core HEXA a seconda dei canali).
Altra funzione intelligente in tutti i modelli dotati di preamplificatore è quella chiamata Auto-Gain, che consente di impostare in pochi secondi il guadagno di ingresso su più canali per evitare clipping indesiderati (che nel dominio digitale sono sempre dietro l’angolo). Disponibile su tutti gli ingressi microfonici, di linea e Hi-Z, Auto-Gain funziona impostando il guadagno per la registrazione durante una finestra di ascolto automatica di “tempo di apprendimento”, al termine della quale l’interfaccia Apollo avrà appreso, appunto, i livelli di guadagno ottimali e li imposterà di conseguenza senza bisogno di regolazioni manuali sugli ingressi.
Tutte le interfacce sono dotate di pacchetti software in bundle. Sono tre nuovi pacchetti abbinati: Essentials+, Studio+ e Ultimate+.
Il pacchetto Essentials+ è incluso in tutti i modelli principali e offre oltre 20 plug-in e strumenti UAD, oltre all’Auto-Tune Realtime Access.
Il pacchetto Studio+ comprende oltre 50 plug-in e strumenti UAD. Include Auto-Tune Realtime X Advanced.
Esclusivo per il modello di punta, il pacchetto Ultimate+ è disponibile come aggiornamento opzionale per i modelli x16 e x16D e include ben 100 plug-in e strumenti UAD, oltre ad Auto-Tune Realtime X Advanced.
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