Guide all'Acquisto
La Postazione Studio Recording di Play! Music Store

In questo articolo ci occupiamo di chi ha deciso di passare dalla produzione musicale all-in-a-box, cioè quella affidata totalmente agli strumenti virtuali su computer con solo un’interfaccia audio e un paio di diffusori multimediali, allo step successivo rappresentato da una postazione avanzata di home recording o project studio, che comprende anche una console hardware, una coppia di diffusori nearfield di qualità e qualche processore audio hardware, i cosiddetti “outboard”.
Ciò che manca a chi è cresciuto producendo musica usando strumenti e apparecchiature virtuali all’interno di un pc, è l’esperienza di un ascolto di livello superiore, quella che solo apparecchi hardware dotati di propri convertitori A/D/A, oppure gli outboard analogici, sono in grado di garantire, soprattutto se collegati a una coppia di diffusori audio professionali.
La postazione allestita all’interno dei Play! Music Store di Roma e Milano è nata proprio con l’obiettivo di “fare assaggiare” la differenza tra un sistema prevalentemente “software” e uno integrato con “hardware”.
La base di partenza è comunque un computer su cui sono installate tutte le DAW (Digital Audio Workstation) più diffuse, ma l’interfaccia audio che si occupa di accogliere i segnali audio esterni e inviare quelli in uscita verso i processori hardware e il sistema di ascolto in ambiente è dotata di convertitori professionali.
È proprio la qualità dell’hardware presente in postazione, costituito da preamplificatori, compressori, channel strip, ecc., a permettere ai clienti di provare anche trasduttori in ingresso (microfoni) e in uscita (diffusori audio) di livello professionale.
Quando un cliente entra in negozio per allestire il proprio studio di produzione audio si aspetta di poter vedere all’opera il sistema completo. Non è possibile scegliere una DAW tirando giù dallo scaffale la scatola che contiene il software e immaginarsi come esso si integri con i pezzi di hardware che vanno inevitabilmente provati all’interno dello “studio”.
Chi lavora già a livello professionale su un proprio studio integrato entra in negozio con le idee chiare e chiede un prodotto specifico. Il cliente tipo che si ferma presso la postazione è invece un curioso che arriva dal mondo del software oppure sta allestendo progressivamente il proprio home studio acquistando un hardware alla volta. Spesso ha già la propria DAW di riferimento su cui ha improntato il proprio flusso di lavoro e semmai decide di passare da una versione Lite (o non autorizzata) a una Pro. C’è da dire che l’home studio entry level oggi è accessibile a tutti. Con 300 euro si riesce a comprare un microfono, un’interfaccia audio con il software in bundle e un paio di diffusori audio. Chi si avvicina a questa esperienza è spesso un ragazzo per il quale è importante che la DAW abbia un carattere giocoso e graficamente attraente. Perciò più che ProTools, attraggono software come FL Studio, per esempio.
Dal punto di vista dell’hardware, le postazioni di Play! hanno fatto la scelta di appoggiarsi ad apparecchiature iconiche. Prendiamo per esempio un banco o un controller SSL, un preamp Neve, ma anche un’interfaccia audio Apollo, una coppia di diffusori Neumann o Genelec, un processore dinamico Warm Audio... sono tutte macchine indiscutibilmente di alto livello. All’interno delle postazioni è prevista la rotazione dei diffusori e degli outboard a seconda delle disponibilità e delle preferenze espresse dai clienti.
Gran parte di essi arriva infatti dal mondo dell’emulazione di quegli originali iconici che quasi mai ha potuto ascoltare. E anche le riedizioni hardware non sono esattamente come i modelli di riferimento. Un neofita che non ha grande esperienza di mixing non riesce a scorgere la differenza tra software e hardware, né tantomeno tra analogico e digitale. Quello cha fa la differenza per lui è l’accesso ai controlli hardware in alternativa al mouse di un computer o a controller digitali generici. Solo chi ha avuto la fortuna di ascoltare il suono analogico, poi, riesce a percepirne la pasta, così diversa dal digitale.
La postazione è sicuramente molto efficace anche per chi desidera acquistare una coppia di nearfield professionali, ma anche la speciale scrivania da studio su cui tutto poggia rende più facile immaginarsi il proprio futuro home o project studio e se serve anche l'arredo da studio, può essere configurato e acquistato con il supporto dei nostri esperti di studio recording.