Guide all'Acquisto
Nano Cortex VS ToneX: “Amp-in-a-box” agli Antipodi?

Il mercato degli ultimi anni si sta caratterizzando sempre di più dall’ascesa di dispositivi compatti, in formato pedale, capaci di sostituire amplificatori e casse. Stiamo parlando dei cosiddetti “Amp-in-a-box”, una tecnologia su cui brand come Universal Audio, Neural e persino Kemper stanno investendo.
Questi sistemi sono compatti ed estremamente performanti e, rispetto a qualche anno fa, è diventato molto più semplice sostituire completamente un amplificatore con un dispositivo delle dimensioni di un pedale. Attualmente, i prodotti di punta di questa categoria sembrano essere il ToneX di IK Multimedia e il Nano Cortex di Neural. Ma a quale affidarsi? Leggi le prossime righe il confronto definitivo tra questi due dispositivi:
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Tonex di IK Multimedia vs Nano Cortex di Neural
ToneX e Nano Cortex rappresentano le soluzioni migliori, sia dal punto di vista della versatilità - in quanto riproducono una vasta gamma di amplificatori - sia per la praticità e lo spazio ridotto che occupano. In termini di suono e dinamica, ovvero il grado di somiglianza ad un amplificatore reale, ToneX e Neural rappresentano lo stato dell’arte nelle tecnologie di cattura dell’amplificatore.
Prima di addentrarci nel confronto tra le due unità, è importante chiarire un aspetto: questi dispositivi non sono soluzioni “all-in-one”. L’acquisto di un ToneX oppure di un Nano Cortex non sostituisce un intero rig in quanto le unità rimpiazzano in maniera efficace solamente amplificatore e cassa. Per sfruttarli al massimo, è necessario integrarli in una pedaliera con altri effetti.
Facilità d’uso e interfaccia
Entrambe le unità sono davvero intuitive da utilizzare e non serve alcuna competenza particolare nel digitale in quanto offrono un’interfaccia semplice e immediata. Tuttavia, le due macchine gestiscono i controlli in maniera diversa: il Nano Cortex permette di accedere ai parametri principali dell’equalizzazione tramite potenziometri illuminati da LED. In questa maniera, anche se i controlli fisici e i LED non sempre coincidono perfettamente, è facile regolare i principali settaggi come gain, basse, medie, alte e volume.
Inoltre, il Nano Cortex dispone anche di due switch che controllano 4 canali, con ciascuno che gestisce un canale “A” e un canale “B”. Ciò permette di configurare i canali in modo indipendente, assegnando a ciascuno il proprio livello, gain, amplificatore, cassa ed effetti.
Il principale limite del Nano Cortex è senza dubbio l’assenza di uno schermo che impedisce di sapere quale amplificatore o IR si utilizzi. La mancanza di un display obbliga a dedurre i settaggi osservando le luci LED oppure ad utilizzare l’applicazione. Sebbene quest’ultima risulti di altissima qualità e molto funzionale, la necessità di dipendere da un dispositivo esterno può risultare scomoda soprattutto durante i live.
Per quanto riguarda la selezione degli effetti, il Nano Cortex consente di attivarli tramite un tasto specifico, con la catena degli effetti rappresentata da LED che si illuminano in base a quelli attivi. Ad esempio, per il riverbero è possibile regolare il mix direttamente dal pedale, anche se per modifiche più avanzate bisogna ricorrere nuovamente all’app.
In confronto, il ToneX è meno compatto ma offre molti più controlli fisici, uno switch aggiuntivo e uno schermo integrato. Anche se il display non è all’avanguardia, risulta comunque molto utile per visualizzare i preset e gestire i parametri direttamente dal pedale, senza dover ricorrere all’utilizzo di dispositivi esterni.
Un vantaggio del ToneX riguarda la presenza di potenziometri fisici per i parametri principali. Ciò permette una gestione rapida del Gain, del mix del riverbero e di altre regolazioni, rendendo l’esperienza sul dispositivo particolarmente intuitiva. Inoltre, con tre switch disponibili, è possibile navigare tra preset e amplificatori in modo semplice, scegliendo tra diverse combinazioni senza perdere troppo tempo.


Software e applicazione
La gestione del Nano Cortex avviene esclusivamente tramite l’app mobile “Neural Cloud”, in quanto al momento non esiste un software per PC per controllare il dispositivo direttamente da computer. Alcuni utenti lo potrebbero ritenere un limite ma c’è da sottolineare che l’app funziona incredibilmente bene e che offre tutte le funzionalità di cui un chitarrista ha bisogno.
Inoltre, è molto comodo avere i profili salvati nel cloud, permettendo di scaricare facilmente anche preset di terze parti o di artisti affiliati a Neural, semplicemente accedendo alla sezione delle news nell’app.
Attraverso l’app si possono vedere in tempo reale i movimenti dei potenziometri in quanto ogni modifica fatta sull’app si riflette immediatamente sul pedale. A ciò si aggiunge la possibilità di salvare e rinominare i preset e crearne di nuovi da zero. Quando si tratta di software, Neural si dimostra imbattibile e la gestione tramite app compensa in buona parte la lacuna di non avere uno schermo.
Invece, la gestione del ToneX è quasi del tutto indipendente dal software. Il software ToneX non è un semplice editor ma un vero e proprio plugin: il pedale non è altro che la versione fisica del software che consente di portare i suoni ovunque tu sia. Collegando il pedale al computer, l’unica operazione possibile al momento è il trasferimento delle catture degli amplificatori, scaricate o create, direttamente sul pedale.
Il punto di forza del software ToneX è proprio la sua natura di plugin indipendente, in quanto può essere utilizzato anche senza il pedale, collegando semplicemente la chitarra alla scheda audio per avere accesso a tutti i suoni del pedale direttamente dal PC.


Gestione della catena degli effetti
Molti utenti non hanno accolto favorevolmente il modo in cui il Nano Cortex gestisce la catena degli effetti. Sul pedale, infatti, la catena risulta bloccata e i vari blocchi sono predefiniti, con l’impossibilità di modificarne l’ordine. E’ possibile accendere e spegnere i blocchi e regolare i parametri ma non personalizzare la sequenza.
Utilizzando l’app, la struttura appare più chiara: c’è il blocco “Neural Capture” per l’amplificatore, il blocco “Cab” per la cassa e cinque blocchi di effetti: due pre-ampli (Noise Gate e Pitch Shifter) e tre post-ampli (modulazione, delay e riverbero).
I blocchi di effetti non possono essere sostituiti o riordinati. Ad esempio, il blocco di modulazione offre solo un tipo di chorus e il blocco delay è limitato al delay analogico, senza poter scegliere la variante digitale. Lo stesso vale per il riverbero, che dispone solo di una modalità Hall senza opzioni come Plate o Spring. Questo conferma che il Nano Cortex, e pedali simili, non sono pensati come soluzioni "all-in-one" ma devono essere integrati con altri pedali per essere sfruttati al meglio.


Qualità del suono e sistema di cattura
Il sistema di cattura di Nano Cortex è estremamente semplice ed è guidato interamente dall'applicazione che mostra chiaramente come effettuare i collegamenti. In teoria, è necessario collegare un microfono all’ampli e poi far passare il segnale al Nano Cortex ma, se si possiede una reactive loadbox (come l’OX oppure il Captor X), si può collegare direttamente l’uscita della loadbox all’ingresso di profiling del Nano Cortex.
Il cablaggio è completo in meno di un minuto. Una volta eseguito, l'app richiede di suonare la chitarra per regolare i livelli ed evitare eventuali distorsioni, per poi procedere alla cattura vera e propria, che richiede circa 3-4 minuti.
Per quanto riguarda il ToneX, invece, il sistema di cattura è gestito da un software indipendente dal pedale, il che significa che è possibile effettuare le catture anche senza il pedale stesso. Tuttavia, il processo richiede una configurazione più complessa e un computer performante collegato a una scheda audio di qualità, preferibilmente con più uscite e una reamp box per un cablaggio completo.
Un altro aspetto da sottolineare riguarda il tempo di cattura. Con il ToneX, la profilazione può essere estremamente lunga e dipende dalla potenza del computer. Invece, con il Nano Cortex è possibile profilare diversi amplificatori nello stesso intervallo di tempo.


Collegamenti Input e Output
La configurazione di input e output dei due pedali è molto simile. Sul Nano Cortex è presente un ingresso per l’input e due uscite per l’output che consentono di collegarlo in stereo. Inoltre, è disponibile anche un pulsante di Ground Lift, per eliminare ronzii indesiderati e una porta MIDI che funge anche da uscita per il pedale di espressione.
Inoltre, il Nano Cortex include un’uscita cuffie dedicata con un controllo del volume separato, oltre alla classica alimentazione da pedale, il che rende facile integrarlo in una pedaliera standard.
La configurazione è simile sul ToneX: un singolo input, due uscite (mono e stereo) e un’uscita cuffie priva di controllo di volume. Sul retro, invece, ci sono porte MIDI separate per IN e OUT, oltre ad una porta dedicata per il pedale di espressione.
Il Nano Cortex si equipaggia anche con una porta USB-C che consente di utilizzarlo come scheda audio, operando a 48 kHz. Il ToneX, invece, lavora a 44.1 kHz. Se la differenza di frequenza di campionamento non è rilevante, per chi necessita di lavorare a 48 kHz, è bene che sappia che il Nano Cortex offre questa possibilità.


Considerazioni sull’acquisto: ToneX o Nano Cortex?
Dopo un’analisi approfondita dei due dispositivi, è arrivato il momento di tirare le somme. Partendo dalla qualità del suono, ToneX e Nano Cortex sono paragonabili. Entrambi offrono dinamica e suoni molto vicini all’amplificatore originale anche se il ToneX pare abbia una profilazione leggermente più fedele a fronte, tuttavia, di un processo di cattura molto più complesso e lungo. Al contrario, abbiamo visto come il Nano Cortex permetta una cattura semplice e rapida.
La scelta tra uno e l’altro non si riduce solamente alla qualità audio ma anche al tipo di interfaccia e di utilizzo che si preferisce. Chi ama spostarsi tra i vari profili potrebbe trovare molto comoda l’app del Nano Cortex che consente di scaricare facilmente i preset di artisti e di sperimentare in tempo reale. Invece, il ToneX offre un approccio più fisico attraverso i potenziometri presenti direttamente sul pedale.
Un’altra differenza rilevante è il prezzo. Vale la pena spendere di più per il Nano Cortex rispetto al Tonex? Nel caso in cui tu abbia amplificatori a valvole e l’intenzione di catturarne i profili, il Nano Cortex è imbattibile. Non solo è un profiler indipendente ma non richiede hardware aggiuntivo come computer oppure schede audio costose.
Il Nano Cortex appare molto più moderno: il design, le luci e la velocità dell’app lo rendono davvero un prodotto all’avanguardia. Il Tonex, seppur potente e con un suono di alta qualità, risulta meno curato esteticamente e più goffo nell'uso.
Invece, nel caso in cui non ti interessi profilare amplificatori e preferisca usare profili creati da altri, il ToneX rappresenta una scelta intelligente e più economica in quanto offre un suono straordinario e grande versatilità per personalizzare la tua esperienza sonora.
Conclusioni
Sia il ToneX che il Nano Cortex rappresentano soluzioni eccellenti per chi cerca dispositivi compatti e versatili per la riproduzione del suono degli amplificatori. Tuttavia, la scelta tra le due alternative dipende dalle esigenze specifiche dell'utente: il Nano Cortex è ideale per chi vuole un profiler indipendente, compatto e moderno, con un'app intuitiva che consente una gestione rapida dei profili senza l'ausilio di dispositivi esterni. Questa scelta è perfetta per chi desidera una soluzione plug-and-play, specialmente per chi ha ampli a valvole da profilare.
Invece, il ToneX offre un'opzione più economica e versatile per coloro che preferiscono usare preset già esistenti e apprezzano la presenza di controlli fisici e di un display integrato. Nonostante richieda un setup più complesso per la cattura, il ToneX permette di accedere a suoni di alta qualità con grande flessibilità.