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Guide all'Acquisto di Redazione | 30-05-2023

Martin VS Taylor: Qual è la Migliore? La Sfida Infinita

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Martin VS Taylor: Qual è la Migliore? La Sfida Infinita

Alcuni brand del settore degli strumenti musicali, rappresentano molto di più di semplici chitarre. Vengono considerati al pari di una fede sportiva e di un amore incondizionato. Ciò porta loro a diventare oggetto di discussioni più o meno animate che fanno sì che i chitarristi di tutto il mondo si dividano in fazioni. 

Due marchi che rappresentano una delle dicotomie più accese del mondo della chitarra acustica sono sicuramente Taylor e Martin. Si tratta di aziende che da decenni sono coinvolte nella produzione di strumenti di altissima qualità ma che, negli ultimi anni, hanno deciso anche di dedicarsi alla produzione di chitarre acustiche di fascia entry level. 

Ma ci sono davvero delle differenze tra un brand e l’altro? Qual è migliore tra Martin e Taylor? Scoprilo leggendo le prossime righe oppure guarda il video completo: 

Leggi le nostre altre guide dedicate al mondo della chitarra acustica: 

Breve storia di Martin Guitars

Martin Guitars è sicuramente uno dei brand più noti nel settore delle chitarre acustiche. Si tratta di un’azienda americana a conduzione famigliare che, in 200 anni di storia, ha influenzato per sempre il mondo della musica attraverso strumenti innovativi e di grande qualità. 

La prima Martin è stata prodotta nel lontano 1833, realizzata a mano da Christian Frederick Martin, tedesco trasferitosi a New York. Fin dal momento in cui ha messo piede in America, Martin decise di aprire un piccolo negozio nel Lower West Side all’interno del quale si occupava anche di setup degli strumenti.

A partire dal 1840, Martin decide di abbandonare la produzione di chitarre di stampo europeo abbracciando la fabbricazione di strumenti più semplici ed eleganti e caratterizzandoli dal rinforzo a X che avrebbe reso il marchio popolare in tutto il mondo. 

Di fatto, i chitarristi di quell’epoca chiedevano più volume e ciò significava suonare corde in acciaio che applicavano una maggiore pressione sulla parte superiore della chitarra. Il rinforzo di Martin avrebbe resistito a tutto ciò.

Martin fu anche l’ideatore del modello dreadnought che prendeva il nome dall’imponente HMS Dreadnought, la corazzata britannica della prima guerra mondiale. Sfortunatamente, questa tipologia di chitarra acustica non ebbe successo e si diffuse solamente a partire dal 1931 nel movimento bluegrass emergente.  

Breve storia di Taylor Guitars 

Sebbene la storia di Taylor Guitars non possa essere paragonata con Martin, nei suoi 50 anni di vita, questo brand ha avuto un impatto significativo nel settore delle chitarre acustiche. 

Taylor Guitars nasce nel 1974 con Bob Taylor, Kurt Listug e Steve Schemmer che acquistano American Dream, il negozio di chitarre in cui lavoravano, e fondano Westland Music Company. Tuttavia, la scelta del nome è poi ricaduta su Taylor, un nome accattivante e filo americano. 

Nel 1976, il brand inizia a vendere le sue chitarre ai negozi al dettaglio dando il via vero e proprio a Taylor Guitars. Gli anni ‘80 sono stati davvero importanti per Taylor Guitars: l’azienda ha iniziato ad adottare l’utilizzo di tecniche hi-tech per la produzione di chitarre acustiche. 

Nel corso degli anni, Taylor Guitars ha associato le sue chitarre all’ebano, un materiale che negli anni a venire è stato sempre più complicato da reperire. Ecco perché l’azienda americana ha dato il via all’iniziativa Ebony Project. 

Nel 2011, invece, Taylor ha collaborato con Madinter, un fornitore di legni spagnolo, con il quale hanno acquistato una piccola segheria di ebano a Yaoundé, in Camerun. L’obiettivo era quello di cambiare per sempre il modo in cui l’industria della chitarra sfruttava e gestiva l’ebano e l'intero ecosistema. 

Martin VS Taylor: caratteristiche tecniche

La D-28 di Martin e la 814 di Taylor sono dei veri e propri standard per l’industria delle chitarre acustiche, al pari di Fender Stratocaster e Gibson Les Paul per il mondo delle elettriche. Ma in che modo questi brand si posizioneranno in una fascia di mercato in cui la concorrenza è davvero agguerrita? 

La Taylor Academy 12e e la Martin GPC-X2E sono i due esemplari prodotti dagli iconici brand che attualmente si trovano in una fascia di prezzo sotto ai 1000 €. Si tratta di due strumenti che condividono una serie di caratteristiche: top in abete massello e fasce e fondo in un pattern di mogano per la Martin mentre in sapele stratificato per la Taylor. Due legni che offrono delle caratteristiche timbriche molto simili. 

Devi sapere che l’abete è il materiale più utilizzato per la costruzione delle tavole in quanto si tratta di un legno molto vibrante, bilanciato e brillante. Invece, sia il mogano che il sapele sono legni più duri che offrono un suono nitido e diretto. Tuttavia, fasce e fondo in legno massello sono di solito utilizzati su strumenti musicali di prezzo superiore. Trattandosi di laminati, avranno una maggiore resistenza agli urti ma saranno meno risonanti.  

Le differenze, invece, si traducono in una scala differente: sulla Martin è di 25,4’’, mentre sulla Taylor è di 24,7’’. La scala più corta ha il pregio di rendere le corde più morbide da suonare però consentirà allo strumento di vibrare di meno e di essere meno ricco di sustain. 

Come suonano Martin e Taylor? 

Analizzate le caratteristiche tecniche, è bene concentrare la propria attenzione anche sul suono di entrambi gli strumenti. Sullo strumming, sia Martin che Taylor si comportano bene con quest’ultima che offre un suono più compresso. Invece, la Martin GPC-X2E è più scarica ma, al contempo, offre un range dinamico superiore con una maggiore presenza di basse frequenze, probabilmente dovuta alle dimensioni della cassa. 

Invece, sul territorio del fingerstyle, le caratteristiche della Taylor la rendono molto più semplice da suonare offrendo un suono bilanciato, nonostante le dimensioni dello strumento. La Martin, invece, propone un sound più scuro e malinconico, molto simile alle “sorelle maggiori”. 

Entrambe le chitarre montano un sistema di amplificazione: la Martin è equipaggiata con un Fishman MX all’interno della buca che consente di incidere su volume e tono; Taylor aggiunge anche un accordatore e un equalizzatore sulla fascia e monta un sistema pickup piezo proprietario. 

Conclusioni 

Sebbene la sfida tra Taylor e Martin continuerà ad essere infinita e ci saranno sempre fazioni di chitarristi che preferiranno un brand piuttosto che un altro, in questo caso, la prima sembra avere una marcia in più. Nonostante dal punto di vista costruttivo siano praticamente simili, la Taylor ha una serie di fattori che le garantiscono un maggior carattere: parliamo dell’harmrest ben realizzato e di un sistema di amplificazione più completo a livello sonoro. 

Entrambe le chitarre sono pensate per essere strumenti da studio oppure per chi ha bisogno di una sei corde versatile che può essere utilizzata in varie occasioni, lasciando strumenti più pregiati in casa. Ciascuna di loro, comunque, ha delle peculiarità. La Martin offre delle prestazioni migliori sullo strumming, mentre la Taylor svolge perfettamente il suo ruolo nel fingerstyle