Guide all'Acquisto
Home Studio Recording Setup a meno di 500 €: Guida all’Acquisto

Sei alla ricerca di uno studio di produzione a poche centinaia di euro? Al giorno d’oggi, siamo continuamente bombardati di pubblicità riguardante nuove attrezzature e gear che sembrano essere imprescindibili per abbracciare il mondo della produzione oppure che, in loro assenza, consentono solamente di svolgere un lavoro a livello amatoriale.
Tuttavia, la qualità di ciò che uno fa dipende molto da quanto si è bravi in un certo contesto. Ecco perché partire con un setup da studio al di sotto dei 500 € è un’ottima idea per consentirti di fare tutto ciò di cui hai bisogno, sia a livello di mixing che di produzione.
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Cosa serve in un home studio?
1. Scheda Audio: Arturia Minifuse 2
Il primo elemento da non sottovalutare è la scheda audio, un fattore imprescindibile. Ad esempio, un valido alleato entry level è l’Arturia Minifuse 2 (disponibile anche nella versione Minifuse 4). In entrambe le versioni dell’Arturia Minifuse avrai l’opportunità di collegare sia microfoni che strumenti tipo chitarre, bassi, sintetizzatori. Inoltre, sul retro, è disponibile anche un’entrata USB ausiliaria attraverso cui collegare un controller MIDI direttamente sulla scheda audio.
Nel complesso, si tratta di una soluzione ottimale per chi è alla ricerca di qualcosa dalle buone performance a costi contenuti. Di piccole dimensioni, si potrà adattare a qualsiasi setup.


2. Monitor da Studio: Presonus Eris 3.5
Probabilmente, come produttore in erba avrai anche bisogno di ascoltare ciò che stai facendo. Se hai l’intenzione di realizzare un home studio economico, ci sono due fattori che non puoi ignorare: una buona coppia di monitor da studio e un paio di cuffie che non stanchino per ascolti prolungati.
Una scelta obbligata per rapporto qualità/prezzo sono le Presonus Eris 3.5, una coppia di monitor di piccole dimensioni ma che offrono delle prestazioni davvero interessanti.


3. Cuffie da Studio: AKG K240 MKII
Come detto, la seconda opzione (che non esclude la prima), si traduce in un paio di cuffie, soprattutto nel caso in cui non ci sia la possibilità di effettuare ascolti ad alto volume. In particolare, le soluzioni a tua disposizione sono due: cuffia aperta oppure semi-aperta.
Se non hai necessità di registrare e vuoi ottenere un suono più bilanciato, le AKG K240 MKII sono le alternative migliori a prezzi accessibili in quanto offrono un livello di comodità estremo e sono perfette da usare in studio, anche per momenti di mixing.
Se, invece, hai bisogno di registrare, una buona scelta sono le Audio Technica ATH-M40X, cuffie chiuse, meno adatte al mixaggio ma che permettono di accedere ad una gamma di frequenze piuttosto estesa.


4. Microfono: Behringer BM1
Uno studio di produzione non sarebbe completo senza uno strumento per registrare. Parliamo di un microfono a condensatore come il Behringer BM1, in grado di catturare molti dettagli ma, per questo, meno adatto a contesti rumorosi.
Un’altra alternativa altrettanto valida è sicuramente lo Shure SM57, un microfono dinamico con diagramma polare cardiode dotato di una minore sensibilità che si traduce in una inferiore suscettibilità al rumore ambientale. L’aspetto positivo dello Shure SM57, oltre ad essere un’opzione economica, è che si tratta di un microfono "tuttofare" perfetto per qualsiasi tipologia di strumento.


5. Controller MIDI: Arturia MiniLab 3
Dopo aver scelto scheda audio, casse, microfono e cuffie, è arrivato il momento di focalizzare l’attenzione su uno strumento senza il quale produrre potrebbe essere impossibile. Parliamo di un controller MIDI come l’Arturia MiniLab 3, dotato di due ottave intere, 8 pad perfetti per fare finger drumming, 4 fader per gestire i parametri dei sintetizzatori o della DAW e 8 encoder. Nel complesso, si tratta di una tastiera solida e dal buon rapporto qualità/prezzo che potrà essere collegata tramite USB alla scheda audio.
Se desideri un controller MIDI differente, Novation Launchpad X è una soluzione che potrebbe interessanti. Si tratta di uno strumento che integra Ableton Live Lite e che consente di ottenere una grande versatilità sia in contesti live che di produzione.


6. Accessori: Elektron Overhub
Arrivato a questo punto, il tuo setup è pronto. Tuttavia, con il passare del tempo, potresti sentire la necessità di dover espandere la strumentazione in tuo possesso. Ecco perché il nostro suggerimento è quello di rivolgersi ad un hub per USB che può essere collegato direttamente al tuo PC.


Bonus: Trattamento acustico
Un altro aspetto assolutamente da non sottovalutare è quello relativo al trattamento acustico. Il nostro suggerimento è quello di investire parte del proprio budget per un setup da studio per poter ottenere un risultato performante anche in ambienti non perfetti dal punto di vista sonoro.
A parte i classici pannelli, un prodotto che svolge perfettamente il suo lavoro è il Marantz Sound Shield Compact, un filtro antiriflesso per microfono, e che consente di ridurre le prime riflessioni causate dalla trasmissione del suono oltre il microfono e di ritorno. Si tratta di un piccolo trattamento che fa molta differenza sulle registrazioni della voce.


Conclusioni
Sei pronto ad avere a tua disposizione il primo setup per fare home recording in casa? Come hai visto, hai bisogno solamente di pochi elementi per iniziare alla grande e per ottenere un risultato professionale. Nel corso del tempo, tuttavia, puoi sempre scegliere di fare un upgrade al tuo studio e sostituire alcuni strumenti per poter accedere a funzionalità di livello superiore che ti consentiranno di ottenere un risultato migliore.