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Les Paul del '59: Meglio Epiphone o Gibson?

Quale chitarra elettrica, tra Epiphone e Gibson, si avvicina di più ad uno degli strumenti più iconici di sempre? Parliamo della Gibson 1959, probabilmente una delle versioni più ambite tra i chitarristi alla ricerca di uno strumento con determinate caratteristiche e sound.
In questa guida, abbiamo deciso di dar vita ad un confronto tra Epiphone e Gibson due brand che, come saprai, condividono più di qualche aspetto. Oggigiorno, le chitarre elettriche Epiphone hanno raggiunto prezzi elevati, offrendo al contempo degli strumenti con prestazioni di altissimo livello. Basterà questo per preferire una Epiphone ad una vera Gibson?
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Qual è la migliore Les Paul del ‘59? Epiphone vs Gibson
Epiphone 1959 Les Paul Standard
La Epiphone 1959 Les Paul Standard appartiene alla nuova linea Epiphone del 2024, un modello top di gamma estremamente curato e caratterizzato da finiture di altissimo livello. Tra le caratteristiche più interessanti ci sono sicuramente i pickup Custom Bucker, gli stessi utilizzati nei modelli Custom Shop e Murphy Lab, che aggiungono un grande valore ad uno strumento il cui prezzo è poco superiore ai € 1000.
Dal punto di vista estetico, la chitarra presenta alcuni dettagli interessanti come la famosa paletta “Open Book”, tipica delle Gibson, sicuramente più apprezzato rispetto alla versione più arrotondata delle Epiphone. Si tratta di un dettaglio che è stato spesso oggetto di critica dai fedeli possessori di una Epiphone.
Parlando della costruzione, la Epiphone 1959 Les Paul Standard si caratterizza da un corpo e un manico in mogano, un top in acero e una tastiera in alloro indiano. Su questa fascia di prezzo, alcuni potrebbero ritenere discutibile la scelta dell’alloro, anche se è un compromesso che molti accettano.
Passiamo al suono: il timbro della Epiphone 1959 è molto morbido e vellutato, specialmente quando si usa il pickup al manico. Anche aggiungendo l’overdrive, lo strumento non perde questa caratteristica, mantenendo un timbro caldo e piacevole, senza diventare troppo aggressivo.
Nel complesso, la Epiphone ha un buon impatto anche se i Custom Bucker non si comportano in maniera eccezionale e il feeling generale, soprattutto la verniciatura, non è paragonabile a quello di una vera Gibson.


Epiphone 1959 Kirk Hammet “Greeny” Les Paul Standard
La Epiphone “Greeny” è una delle chitarre più iconiche della serie e si caratterizza da un sound decisamente più aggressivo, anche per la presenza dei Greeny Bucker. Questo strumento fa parte della linea dedicata a Kirk Hammet, chitarrista dei Metallica, e offre un feeling decisamente più autentico rispetto al primo modello di questa guida.
Nonostante le specifiche siano simili - mogano per il corpo e manico, tastiera in alloro indiano, meccaniche Grover e paletta “Open Book” - la Greeny ha un “sapore” diverso. Una piccola curiosità sui suoi pickup è la seguente: sono montati con polarità opposta per dare vita ad un sound particolare, soprattutto in posizione centrale.
Si tratta di un errore di costruzione dei primi modelli che Peter Green dei Fleetwood Mac, chitarrista a cui apparteneva questa Les Paul del ‘59, decise di mantenere inalterato perché apprezza il suono che si otteneva. Questo strumento è passato tra le mani di Gary Moore e poi di Kirk Hammet, che ha contribuito a renderlo leggendario.
Tuttavia, la Epiphone "Greeny", come tutte le chitarre ispirate alle Les Paul del ‘59, è uno strumento apprezzabile non solo per la sua storia ma anche per le sue caratteristiche. Nonostante non sia una Custom Shop o una Murphy Lab, è decisamente una delle migliori Epiphone in circolazione.
Il suo suono è morbido e vellutato ma si caratterizza anche da un pizzico di aggressività che emerge nel momenti in cui si vuole spingere. Nel complesso, le sue caratteristiche giustificano il prezzo premium di questo strumento.


Gibson Les Paul Standard ‘50s
Con un "leggero" aumento di prezzo, si accede alla prima vera Gibson: la Les Paul Standard 50s. Si tratta di un modello che rievoca il design classico degli anni ‘50, periodo in cui lo strumento presentava un manico più massiccio.
Come ci si aspetta da una Gibson, il corpo e il manico sono in mogano mentre la tastiera è in palissandro. Il top è in acero massello, non impiallacciato, mentre i pickup Burstbucker completano la chitarra dal punto di vista sonoro.
La differenza di feeling è immediata: appena si imbraccia questa chitarra, si capisce subito che è una vera Gibson. La vernice alla nitrocellulosa contribuisce a percepire questo feeling che difficilmente si riscontra su altre chitarre. Anche la Greeny, pur essendo una Epiphone top di gamma, non riesce a replicare del tutto questa sensazione.
Il suono dei Burstbucker non sempre è apprezzato da tutti ma, con un overdrive e con il giusto amplificatore, questi pickup sono in grado di esprimere il massimo del loro potenziale. Proprio per questo motivo, potresti preferire la risposta della Greeny, il cui timbro è sicuramente più particolare.
Chiaramente, in questo contesto, la differenza di prezzo gioca un ruolo importante. Il prezzo della Gibson Les Paul Standard 50s è quasi il doppio della Greeny ma molti chitarristi potrebbero comunque puntare ad un modello di Gibson Made in Usa piuttosto che di una Epiphone prodotta altrove.


Gibson Kirk Hammet “Greeny” Les Paul Standard
La Gibson Kirk Hammet fa parte della linea Signature delle Gibson Made in USA e si caratterizza da una finitura fiammata e da un colore che, a primo impatto, sottolineano il costo di uno strumento di questo tipo.
Con il suo top in acero massello e la tastiera in palissandro, è evidente che si tratti di una vera Gibson. Solamente imbracciandola, infatti, il feeling è quello di avere tra le mani uno strumento più curato nei dettagli.
Tuttavia, è bene sottolineare un aspetto che sembra contraddittorio. La finitura satinata “faded” è spesso associata agli strumenti più economici di Gibson ed è sorprendente come sia stata scelta questa opzione per strumenti che dovrebbero essere un tributo a modelli vintage come la Les Paul del ‘59.
Nonostante questo, non si può negare che si tratti di uno strumento di altissimo livello. Il feeling sotto le dita è ottimo e, sebbene abbia un approccio più moderno rispetto al look vintage, il suono è eccezionale.
Il pickup al ponte offre un timbro corposo e definito, mentre la posizione centrale ha un volume più contenuto, perfetto per fraseggi blues. Aggiungendo un pizzico di overdrive, invece, la chitarra esprime al meglio il suo carattere.


Conclusioni
Tutte e 4 le chitarre sono degli esemplari validi di Les Paul ed è difficile dare un giudizio netto. Probabilmente, il modello che colpisce di meno è la Epiphone Les Paul 1959 ma ciò non significa che non sia una buona chitarra, anzi.
La Gibson Les Paul Standard USA è la scelta più sicura: una chitarra senza troppi compromessi e dal sound che ti aspetti. Le chitarre Greeny, sia Epiphone che Gibson, invece, sono strumenti più particolari.
La versione “Epiphone” è probabilmente una delle migliori chitarre in termini di rapporto qualità/prezzo; la Gibson USA Greeny è uno strumento incredibilmente bello, anche se la finitura satinata “faded” potrebbe far storcere il naso a più di qualche purista. In ogni caso, le Gibson mostrano una qualità costruttiva superiore, soprattutto a livello di suonabilità e feeling.