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Guide all'Acquisto di Redazione | 23-05-2023

Chitarre Elettriche "Veloci": Guida all'Acquisto

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Chitarre Elettriche "Veloci": Guida all'Acquisto

Sei davvero sicuro che esistano chitarre elettriche “veloci”? In realtà, molti chitarristi converrebbero nel dire che è il musicista a suonare rapidamente o che, più che altro, tutte le chitarre possono suonare “veloce” scegliendo un determinato setup

Sebbene queste affermazioni siano vere, è altrettanto pacifico che esistano alcuni strumenti in circolazione che sono dedicati proprio al chitarrista più “vivace” e che presentano una serie di accorgimenti che rendono i vari virtuosismi sullo strumento più semplici. Ma quali sono le caratteristiche che strumenti di questo tipo devono avere? Per scoprirlo, leggi la guida oppure guarda il video completo: 

Leggi le altre guide dedicate al mondo della chitarra elettrica: 

Caratteristiche delle chitarre elettriche veloci: quali sono? 

1. Corde e setup 

Due aspetti che consentono di ottenere un elevato livello di comodità sullo strumento sono sicuramente il tipo di corde e il setup. Generalmente, le scalature di corde che utilizzano i chitarristi virtuosi sono 9-42 oppure 9-46, con variazioni in base alle preferenze personali e al tipo di chitarra. 

Chitarre come la Charvel Pro-Mod, la Jackson Soloist e l’Ibanez RG5170B sono tutte dotate di scala 25.5’’, mentre la Strandberg monta delle corde 10-46 su un manico multiscala in maniera tale da garantire dei cantini morbidi e delle corde basse con tensione maggiore. 

2. Manico e tastiera 

Il manico è un elemento fondamentale per questa tipologia di strumenti in quanto vincola il setup e l’assetto che può essere impostato sulla chitarra elettrica. Inoltre, ha anche un grande impatto sul feeling mentre si suona. Anche in questo caso, parliamo di valutazioni di tipo soggettivo, tuttavia, possiamo affermare che, tendenzialmente, le chitarre da “shred” hanno un profilo del manico abbastanza contenuto. 

Ad esempio, la Charvel si presenta con un profilo del manico Speed Neck, una configurazione che offre una sensazione di comfort a chi è abituato a suonare con una Stratocaster con profilo Modern C. Stessa tipologia di manico viene adottato sia da Jackson che da Ibanez. Invece, un profilo completamente diverso è proposto da Strandberg il cui profilo del manico è un EndurNeck. 

Un altro aspetto davvero importante è il radius, la curvatura della tastiera. Gli strumenti più vintage come alcune Fender presentano un radius molto pronunciato che incide sulla curvatura della tastiera. Si tratta di una caratteristiche che si ritiene comoda per suonare degli accordi in quanto “segue” la curvatura delle dita. 

Invece, le chitarre elettriche più veloci prediligono una tastiera più piatta che è anche più indicata per un action più bassa. Inoltre, un action più bassa porta anche ad una maggiore agilità e comodità nel diteggiare le note degli assoli. 

3. Tasti 

Un altro fattore che incide sulla velocità sono sicuramente i tasti. Infatti, tasti bassi e stretti non saranno i tuoi migliori amici se hai intenzione di muoverti facilmente su una tastiera. Ad esempio, Charvel e Jackson montano dei tasti Jumbo che hanno la caratteristica di facilitare i bending e di necessitare di meno pressione per far risuonare le note. Tutto ciò si traduce in una maggiore facilità e comodità nel suonare passaggi impegnativi. 

4. Pickup 

Come non parlare dei pickup? Tra le diverse configurazioni a cui potresti avere accesso, HSS è l’impostazione scelta da Charvel, Jackson e Strandberg, mentre Ibanez HSH. Si tratta di pickup che sono adatti per spingere le chitarre su territori aggressivi ma che garantiscono anche un buon livello di versatilità. 

5. Ponte 

L’ultimo aspetto da valutare quando si parla di chitarre elettriche “veloci” è il ponte. Se il tuo stile di playing non prevede l’utilizzo intensivo e aggressivo della leva del tremolo, questo fattore potrebbe essere pressoché ignorato. 

In ogni caso, una caratteristica molto comune alle chitarre adatte a suonare shred è il Floyd Rose. Oltre ad essere “croce e delizia” di ogni chitarrista in quanto garantisce una tenuta dell’accordatura praticamente perfetta, richiede anche un setup leggermente più complicato. 

Devi sapere, infatti, che la tenuta dell’accordatura è garantita da un sistema a doppia chiusura che, una volta serrato con la brugola, rende inefficace il ruolo delle meccaniche. Tutto fantastico? No, in quanto in caso di forti variazioni di temperatura che portano, inevitabilmente, a modifiche dell’accordatura, sarà necessario adoperare le brugole per riaccordare tutto lo strumento. 

Migliori Chitarre Elettriche Veloci

Charvel Pro-Mod DK24 

La Charvel Pro-Mod DK24 ha tutte le caratteristiche per essere definita una chitarra elettrica “veloce”. In primo luogo, la parte inferiore del manico smerlata rende più agevole l’accesso ai tasti più alti. A ciò si aggiunge un manico “speed” con finitura satinata e la regolazione con il trussrod per mantenere inalterata l’accordatura anche in seguito a bending feroci. Il tutto è arricchito da una tastiera in ebano a raggio composito 12’’ - 16’’ e 24 tasti jumbo che richiedono meno pressione per far risuonare le note. 

In ogni caso, la Charvel Pro-Mod DK24 si conferma a tutti gli effetti una delle migliori chitarre elettriche sui 1000 €. Ha un ottimo suono e offre un feeling premium a cui tutti i chitarristi puntano. 

Jackson American Series Soloist SL3 

Se hai intenzione di rivolgerti ad una chitarra elettrica di fascia alta, la Jackson American Soloist è tra le alternative più ambite del catalogo del noto brand americano. Anche in questo caso ci sono delle caratteristiche che denotano una chitarra “veloce”: il manico “neck-through”, la tastiera in ebano a raggio variabile e i tasti jumbo la rendono uno strumento concepito per esecuzioni di livello tecnico e velocità elevatissimi. 

La Jackson American Soloist è a tutti gli effetti una delle chitarre più “veloci” in circolazione. Il manico neck-through è una sensazione che tutti i chitarristi dovrebbero provare almeno una volta nella loro vita.   

Ibanez RG5170B

Le caratteristiche estetiche dell’Ibanez RG5170B trasmettono l’idea di eleganza e di precisione. Un aspetto da sottolineare è il manico, leggermente più largo rispetto agli altri strumenti in questa guida, che risulta molto comodo e offre un feeling piacevole. Discutibile la scelta di equipaggiare questa Ibanez con dei Fishman Fluence, considerando che lo storico brand ha sempre realizzato un’accoppiata vincente con i pickup Di Marzio. 

Strandberg Boden Standard

Infine, non poteva mancare all’appello uno chitarra come la Strandberg, uno strumento dal look particolare e le cui caratteristiche tecniche sono sempre più apprezzate da un pubblico chitarrista in continua crescita.

Le Strandberg hanno il pregio di trasmettere una loro personalità ben precisa. Inoltre, l’estrema comodità e la leggerezza di questo strumento la rendono una chitarra perfetta a chi suona per ore e ore senza volersi fermare. Nel complesso, la Strandberg è una chitarra che ha un ottimo suono, che è leggera e che offre delle performance eccezionali sotto molti punti di vista. 

Conclusioni 

Quindi, esistono davvero le chitarre elettriche veloci? Appurato che siano le capacità del chitarrista e il setup dello strumento ad incidere sulla sua velocità di esecuzione, anche caratteristiche della chitarra come manico, tastiera e tasti rendono alcune sei corde “più veloci” di altre e più inclini a suonare un genere musicale rispetto ad un altro. 

Jackson, Charvel, Ibanez e Strandberg sono sicuramente alcuni dei brand che orientano la loro produzione verso chitarre elettriche più aggressive e che esprimono il loro meglio in territori come shred, metal e affini. 

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