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Adam D3V vs iLoud Micro: Due Studio Monitor Compatti a Confronto

Quando si tratta di scegliere un monitor da studio compatto, la sfida è trovare il giusto equilibrio tra le dimensioni, qualità sonora e versatilità. Due modelli di punta sono le Adam D3V e le iLoud Micro di IK Multimedia, entrambe appartenenti alla stessa fascia di prezzo e dotate di woofer di dimensioni simili.
Sebbene a prima vista possano sembrare molto simili, ci sono delle differenze sostanziali che possono influenzare la scelta di un musicista o di un produttore. Scopriamo tutte le caratteristiche nelle prossime righe.
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Confronto estetico e costruttivo
A primo impatto, gli iLoud Micro risultano leggermente più compatti rispetto agli Adam D3V, pur mantenendo un peso simile. Tuttavia, questa differenza di dimensioni non influisce negativamente sulle prestazioni sonore. Entrambi i modelli sono dotati di tweeter e woofer ma presentano alcune differenze importanti.
Gli Adam D3V montano un tweeter progettato nello stile tipico di Adam Audio, noto per la sua accuratezza nella riproduzione delle alte frequenze. Gli iLoud Micro, invece, utilizzano un tweeter più tradizionale a cupola, con una resa differente sulle alte frequenze.
Un’altra differenza riguarda la gestione dei batti. Gli iLoud Micro adottano un sistema di bass reflex frontale, che enfatizza le basse frequenze. Gli Adam D3V utilizzano risuonatori mobili posizionati su entrambi i lati, una soluzione innovativa che consente una risposta sui bassi più bilanciata e naturale.
Dal punto di vista pratico, entrambi i modelli offrono opzioni di montaggio versatili. Infatti, supportano il montaggio con viti M3 per stand o cavalletti e possono essere inclinati per una migliore direzionalità del suono.
Un aspetto interessante riguarda la soluzione adottata per il supporto: gli iLoud Micro sono dotati di un piedistallo integrato che permette di inclinarli facilmente; gli Adam D3V prevedono un piedistallo removibile che è più funzionale e pratico.


Ingressi e uscite: Adam D3V vs iLoud Micro
Passiamo ora ad un aspetto fondamentale: le connessioni disponibili su entrambi i monitor da studio. Gli Adam D3V offrono sicuramente una connettività più completa e professionale:
- Switch per l’ottimizzazione del suono, utili per adattare la risposta in base all’ambiente e al supporto su cui vengono posizionati.
- Ingresso USB, che permette una connessione digitale diretta.
- Collegamento tra i due speaker tramite cavo a 4 PIN, garantendo un’interfaccia stabile tra i due monitor.
- Ingressi bilanciati TRS (jack da 6,35 mm), una caratteristica importante per chi vuole evitare interferenze e rumori di fondo.
Le iLoud Micro, invece, adottano sicuramente una configurazione più orientata alla versatilità, ma con alcune limitazioni:
- Ingressi RCA, che, essendo sbilanciati, possono introdurre rumori di fondo in setup con molti cavi o ambienti con interferenze elettriche.
- Connessione Bluetooth, che permette di riprodurre l’audio in modalità wireless, una caratteristica assente sugli Adam D3V.
- Mini-jack TRS per ingresso ausiliario, utile per collegare dispositivi mobili o altre sorgenti audio.
- Collegamento tra i due monitor con lo stesso cavo a 4 PIN usato anche sugli Adam D3V.
Un’altra differenza tra i due modelli riguarda i controlli disponibili. Le Adam D3V prevedono switch per regolare la risposta delle frequenze; le iLoud Micro, invece, dispongono di tre controlli per alte, medie e basse frequenze, oltre ad una modalità “Desk”, pensata per ottimizzare la risposta quando i monitor sono posizionati su una superficie piana.


Test audio: confronto tra Adam D3V e iLoud Micro
Mantenendo la stessa microfonazione, setup, stanza e stesse impostazioni di registrazione, abbiamo avuto un confronto il più possibile fedele alle caratteristiche di entrambi i monitor. Le iLoud Micro hanno una risposta sulle basse molto potente, persino superiore alle Adam D3V. Tuttavia, questa spinta sulle frequenze basse potrebbe risultare eccessiva, penalizzando la definizione delle alte frequenze e riducendo la percezione della profondità del soundstage.
Nei suoni riverberati e nelle dinamiche, le iLoud Micro tendono a perdere dettagli e risultano piuttosto nasali e mediosi. D’altra parte, le Adam D3V si distinguono per una dinamica molto più dettagliata, con alte frequenze più definite e bilanciate. Anche la risposta sulle basse è presente, ma in modo più controllato e naturale, senza eccessi.
Nel complesso, le Adam D3V offrono un suono più flat e imparziale, garantendo una riproduzione più fedele e trasparente su tutto lo spettro delle frequenze.


Conclusioni
Dopo un confronto dettagliato tra Adam D3V e iLoud Micro, emergono differenze importanti che possono fare la differenza a seconda dell’utilizzo previsto. Le iLoud Micro si presentano come una soluzione pratica e versatile, con una spiccata enfasi sulle basse frequenze e la possibilità di connessione Bluetooth. Tuttavia, questa spinta sui bassi può risultare eccessiva, influenzando la chiarezza delle alte frequenze e la profondità del suono.
Le Adam D3V, invece, offrono una riproduzione sonora più bilanciata e trasparente, con una dinamica più dettagliata e un soundstage più definito. Anche dal punto di vista della connettività, le entrate bilanciate TRS e l’ingresso USB le rendono più adatte a contesti professionali, minimizzando rumori e interferenze.