simply fuss-free

Sono stato fondatore di due band romane che hanno fatto un po’ di rumore, quando il tempo aveva ancora un senso.
Non mi piace quasi nulla, ma non per cattiveria: ho solo sviluppato un’allergia selettiva alla mediocrità.
Il cosiddetto “indie” italiano spesso mi lascia freddo: più posa che necessità.
Non amo l’indifferenza, ma nemmeno la finta profondità da slogan impegnato.
A volte sembra che questo paese musicalmente respiri a fatica, come un talent show lasciato acceso troppo a lungo.

Eppure continuo a sognare.
Vorrei costruire un nuovo progetto: scrivere, suonare, cantare cose che facciano ancora bruciare qualcosa.
Cerco complici – di qualsiasi età – che si riconoscano in un’idea semplice: fuss-free, niente pose.

Non si tratta di distruggere per rabbia, ma di superare ciò che è finto, usando l’unica vera arma punk rimasta: cuore e cervello.

Le mie coordinate attuali oscillano tra English Teacher, Geordie Greep, Amyl and the Sniffers, Wet Leg, Beak, Dry Cleaning, King Hannah, Goldmund…
Ma digerisco anche roba vecchia, nuova, nuovissima, sporca, rumorosa, elegante, dolorosa.

E sì, ho ancora fame.