Pianoforte e tastiera: il colore del lunedì che manca

...seduti al pub, bicchieri mezzi vuoti e risate che si mescolano al brusio dei clienti.

Andrea, con le bacchette sul tavolo, scuote la testa verso Francesco: “Ci servirebbe un pianista e/o tastierista che dia un po’ di colore ai pezzi che suoniamo.”
Io, tamburellando le dita sulla custodia della chitarra, intervengo: “E magari anche qualche coro non guasterebbe…”
Michele si abbassa a controllare la custodia del suo basso, chiudendo la lampo che non era stata fissata bene: “in effetti sarebbe di grande aiuto.”
Francesco posa il microfono nella borsa: “Sì, sono pezzi che chiedono sfumature, note lunghe, passaggi delicati… senza, si perde qualcosa.”
Io aggiungo: “De André, De Gregori, Bob Dylan… senza tastierista si può fare, ma ci completerebbe e renderebbe tutto più divertente!”

Silenzio. Ci guardiamo. L’idea prende forma: serve davvero qualcuno che venga a suonare il lunedì e metta un po’ di magia tra le note