Recensioni
Palmer Serie River: Piccoli Dispositivi per un Audio di Qualità

La Serie River di cui stiamo scrivendo rappresenta l’apice dell’impegno di Palmer in questa categoria così importante per il mantenimento della qualità all’interno di una catena audio. Questa serie in realtà non comprende solo direct box (nello specifico, due DI-box passive e tre attive a 1 e a 2 canali), ma anche sei moduli di isolamento di linea, un merger microfonico, un merger di linea a 2 canali e uno splitter di linea a 2 canali; ci sono anche tre interessanti guitar tools: uno speaker simulator passivo, un dispositivo per il reamp e uno splitter attivo distributore di segnale a Y.
Protetti da un solido involucro di alluminio e acciaio con connettori rinforzati, i dispositivi della Serie River garantiscono un suono trasparente e di qualità elevata grazie a un trasformatore a isolamento galvanico, una costruzione passiva che non necessita di alimentazione elettrica.
La serie River introduce anche una caratteristica innovativa: le etichette riscrivibili così utili durante l’uso on stage e in studio di registrazione. Con queste pratiche etichette codificate per colore è possibile cioè personalizzare DI BOX, isolatori di linea, splitter e merger e avere la sicurezza che ogni componente sia sempre al posto giusto.
Palmer River Mosel
Tra i vari prodotti della serie River segnaliamo la Mosel, una DI Box attiva di fascia alta che trasforma il segnale sbilanciato in un segnale bilanciato a bassa impedenza, preservando la qualità anche su lunghe tratte di cavo. Grazie alla sua straordinaria stabilità, la Mosel può essere utilizzata sia sul palco che in studio di registrazione anche con sintetizzatori e altre tastiere elettroniche.
L’isolamento galvanico del trasformatore di uscita insieme all’alloggiamento in mu-metal protegge la Mosel dalle interferenze elettromagnetiche, permettendo l’eliminazione dei loop di massa.
La presenza di un pad di attenuazione variabile (-10/20/30 dB) e una funzione boost (+12 dB) consentono di raggiungere sempre il livello ottimale senza rumore di fondo. La Mosel può lavorare con livelli di segnale fino a +20 dBu, ha ingresso sbilanciato sia di tipo jack sia XLR, mentre l’interruttore ground lift, che stacca il cavo della messa a terra, ha anche un’impostazione per il distacco graduale. L’alimentazione della Mosel può essere fornita da un’unità di alimentazione phantom da 48 V o da una batteria da 9 V.
Che cos'è una Direct Box
Dette anche DI Box, dove DI sta per “Direct Injection”, cioè iniezione diretta, le Direct Box servono principalmente per convertire i segnali sbilanciati o ad alta impedenza degli strumenti in un segnale collegabile direttamente all’ingresso microfonico di una consolle di mixaggio. Si possono impiegare sia dal vivo, sul palco, sia in uno studio di registrazione.
Un segnale sbilanciato o ad alta impedenza di uno strumento viene trasmesso in genere dal pick-up elettromagnetico di chitarre elettriche, bassi elettrici, pianoforti elettrici e anche da alcuni sintetizzatori vintage. Il segnale elettrico di questi strumenti non è sempre compatibile con il segnale di ingresso microfonico di un mixer, perciò occorre uno speciale convertitore di segnale. È qui che entra in gioco la DI Box, indispensabile nella maggior parte dei casi per passare direttamente dallo strumento a una consolle di mixaggio o a un’interfaccia audio.
Di solito una DI Box ha tre funzioni:
Fa corrispondere il livello di uscita degli strumenti musicali elettronici a un livello microfono. (Potrebbe trattarsi di un sintetizzatore o un pianoforte digitale).
Converte in bilanciato un segnale di uscita non bilanciato. Quasi tutti gli strumenti elettromagnetici hanno un’uscita non bilanciata, mentre i microfoni hanno un segnale di uscita bilanciato. La maggior parte delle apparecchiature audio professionali, poi, è concepita per un flusso di segnale bilanciato, perciò è necessario che un segnale non bilanciato venga convertito in un segnale bilanciato.
Questa soluzione evita i ground loop che possono produrre ronzii. In base al livello di uscita dello strumento occorre scegliere poi una DI Box attiva o passiva. In genere, con una sorgente attiva come una tastiera o una chitarra acustica con preamplificatore incorporato, è consigliabile la soluzione passiva. Con una sorgente passiva, come una chitarra elettrica o un basso con pickup passivi, un piano elettrico Rhodes o una chitarra acustica con pick-up piezoelettrico, è consigliabile la soluzione attiva.
Scopri di più sulla serie River di Palmer:








